#StateSereni Questa sera al “centrale” proiezione del film “giovani mariti”: un evento ad alta intensità lucchese

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Per una volta partiamo dalla notizia. Eccola: Appuntamento questa sera al Cinema Centrale dove si proietta il film “Giovani Mariti”, pellicola in gran parte girata a Lucca per la regia del pistoiese Mauro Bolognini. Inserita nella programmazione del Circolo del Cinema la proiezione è stata organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che ha recepito positivamente la sollecitazione che le avevo rivolto inaugurando questa collaborazione a “Lo Schermo”:

Questo apprezzato segno di attenzione merita di essere sottolineato anche perché rimedia ad una distrazione che avrebbe posto Lucca in cattiva luce. Infatti, presentando alla città il film “Giovani Mariti” Lucca partecipa a pieno titolo alle celebrazioni per il centenario della nascita del regista Mauro Bolognini. Nella sua città natale le iniziative commemorative partite in primavera sono culminate in una grande mostra “Un Noveau Regard “che illustra la multiforme attività di questo protagonista del cinema e della cultura italiana del Novecento.

Ospitata in due prestigiose sedi, quali il Palazzo Buontalenti e il Palazzo dei Vescovi”, la mostra rimarrà aperta al pubblico fin al 26 febbraio e fornisce un buon motivo per fare una visita a Pistoia, città che riserva sempre piacevoli sorprese: anche enogastronomiche. Da non mancare una sosta all’antico caffè Valiani in pieno centro, ottima pasticceria, la sua specialità è la torta di riso, ma anche raffinato luogo d’arte e di cultura, che ai lucchesi può suscitare qualche soprassalto di invidia.

In effetti Lucca non poteva esimersi dalle celebrazioni di Bolognini perché con il regista aveva un gran debito di riconoscenza: Bolognini se l’era procurato dirigendo proprio quel film “Giovani Mariti” che questa sera viene riproposto al Cinema centrale.

Per i lucchesi sarà sicuramente l’occasione per rinverdire ricordi ed emozioni vissuti quando nell’estate del 1957 a frotte si accalcavano ressa nei luoghi dove il film veniva girato: per contenere quella folla scalpitante e chiassosa si resero necessarie le transenne. Per la sonnacchiosa città fu un evento elettrizzante al punto che chi lo visse non lo avrebbe più dimenticato.

A me è toccato in questi giorni di vigilia, mentre facevo opera di promozione, incontrare un buon numero di lucchesi (ovviamente over ANTA) che, nel manifestarmi l’apprezzamento per l’iniziativa, ci tenevano a dirmi: “Io c’ero: non persi una scena.” Per poi snocciolarmi i luoghi dove il film venne girato: piazza Anfiteatro, piazza san Martino, la passeggiata delle Mura, piazza Misericordia, il Caffe delle Mura, via dei Fossi, corso Garibaldi.  E  poi, se l’interlocutore era un uomo si metteva subito a citare le attrici che lo avevano abbagliato a cominciare da una luminosa Sylva Koscina, nel film Mara, che faceva la sua sfolgorante apparizione guidando una vistosa decappottabile americana in piazza San Martino, per passare ad una delicata Antonella Lualdi, nel film Lucia, che vediamo avanzare sotto la pioggia in via dei Fossi, dove incontra Marcello, l’attore francese Gerald Blain, che poi l’accompagna fino all’abitazione in piazza Misericordia. Insieme, da fidanzati, faranno in bus il tragitto piazza San Romano – Caffe delle Mura, trasformato in stazione ferroviaria, dove Marcello prenderà il treno che lo porta Milano. Con le immagini che si dissolvono dalla discesa del san Colombano finisce la storia dei “Giovani Mariti”.

Se invece a riferirmi i suoi ricordi era una signora allora venivano fuori i nomi di Antonio Cifariello, nel film Ettore, il più bello degli attori dell’epoca, che in premio della sua cinica intraprendenza impalmerà la miliardaria Mara, e di Franco Interlenghi, attor giovane dalla bellezza pensosa e tormentata che tanto piaceva al pubblico femminile. Come già aveva fatto Fellini ne “I Vitelloni” anche Bolognini affidò a Interlenghi, nel film Antonio, l’incarico di voce narrante delle avventure di quel gruppo di amici che stanno per chiudere un ciclo della loro vita e stanno per trasformarsi in “giovani mariti”.

Tutto sommato un’esile trama, con scorribande notturne all’insegna di una sfrenata voglia di divertirsi sulla quale grava l’amara sensazione di un tempo che svanisce, che però consente a Bolognini, sicuramente partecipe della sincerità di quella condizione esistenziale, di allestire un convincente ritratto di una città italiana alla fine degli anni Cinquanta. Raccontando dei “giovani mariti” lucchesi Bolognini riusciva a raccontare dei loro coetanei italiani ed il suo ritratto di Lucca valeva come specchio della società italiana che si apprestava ad entrare nei vorticosi anni Sessanta.

Della loro città di provincia, con le sue sofferte meschinità, la sua praticata ipocrisia, parlano di continuo i protagonisti del film che però si commuovono quando stanno per lasciarla, attirati dal miraggio di Milano. Ed anche quando parlano dei suoi tanti difetti le loro parole sono come annullate dalle stupende immagini di Lucca che dominano lo schermo. Di questo superbo spettacolo di arte e di ingegno rimaneva stupefatta Antonella Lualdi che guardava Lucca dalle mura e usciva con una frase “Come è bella!” che era sicuramente l’espressione della considerazione che Bolognini aveva maturato per Lucca.

Possiamo ragionevolmente ritenere che quella frase fosse condivisa da quanti nella sale assistevano alla proiezione del film e vedevano Lucca nelle stupende immagini in bianco e nero realizzate da quel maestro della fotografia cinematografica che era Armando Nannuzzi.

Per il suo contributo al film Nannuzzi si meritò il Nastro d’Argento, il più ambito premio del Cinema italiano: e quello non fu l’unico titolo vinto dai “Giovani Mariti”: presentato al Festival di Cannes si aggiudicò il riconoscimento per la migliore sceneggiatura.

Da aggiungere rimane una opportuna segnalazione: al film collaborò attivamente Pier Paolo Pasolini, uno degli autori preferiti da Bolognini: è sicuramente di Pasolini l’insistenza notturna che domina tante scene dei “Giovani Mariti”: proveniva direttamente da quella straordinaria poesia che Pasolini aveva dedicato a Lucca celebrandola come luogo di incantesimi lunari.

Messe insieme tutte queste cose bastano per poter dire che l’appuntamento di questa sera al Centrale promette di essere un evento ad alta intensità lucchese.

Un’informazione di servizio: l’ingresso è libero fino all’esaurimento dei posti.

Buona visione!

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2 Commenti

  1. Non faccio parte degli “ANTA “che il Professore cita, perché sono nato un anno dopo. Comunque sarò presente al cinema Centrale per la proiezione di Giovani Mariti, e colgo l’occasione di ringraziare Umberto, per essersi impegnato perché venisse ricordato il grande maestro Bolognini, che con il suo talento ha regalato a Lucca una pellicola che resta nella storia.

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