Corri con Paolo, la staffetta da Montecarlo consegna più di 13mila euro ai bambini malati di Agbalt

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L’annuale Corri con Paolo di Montecarlo, l’evento sportivo che univa tutta la piana e giunto ormai alla sua dodicesima edizione, anche quest’anno si è trasformato nell’annuale staffetta per l’associazione Agbalt

Sabato scorso (8 ottobre), la partenza di mattina presto, in piazza D’armi. In corsa da Montecarlo, in prima linea, il dottor Umberto Troilo, la famiglia e gli amici di Paolo. Magliette rosse e palloncini rossi, direzione Pisa, all’Isola dei Girasoli, la residenza dei bambini malati oncologici. 

Ogni anno “corriamo tutti con te“, si legge. Una staffetta lunga 39 kilometri, che è diventata una raccolta fondi. Quest’anno sono stati donati all’associazione Agbalt più di 13mila euro.

Agbalt è un’associazione che assiste e offre un alloggio gratis alle famiglie che hanno i bambini in cura nel reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale Santa Chiara di Pisa. Agabalt aiuta a convivere con il dolore anche grazie ai progetti-scuola per i bambini malati, garantendo continuità negli studi, offre un supporto psicoterapeuta e finanzia progetti di clown-terapia e ludoterapia per regalare un sorriso a tutti i piccoli pazienti. Inoltre forma il personale medico e paramedico dell’unità operativa Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda ospedaliero-universitaria Santa Chiara di Pisa e organizza corsi di formazione volontari a chi vuole offrire aiuti ai bambini.

La staffetta è una variante a squadra di competizioni sportive singolari nella quale, per ogni squadra, compete un singolo atleta alla volta e in successione, solo che, nella staffetta della Corri con Paolo non si gareggia e la maggior parte dei partecipanti non sono atleti – dice Cathy, organizzatrice dell’evento e moglie del dottor Troilo, che ha documentato tutto su Facebook –. Non si tratta di una gara ma di un’avventura condivisa, non serve il cronometro ma il rispetto del ritmo di andatura di ognuno; non esiste la rivalità ma serve la solidarietà, non servono atleti ma persone complici, per percorrere a piedi, in bici o in macchina, i 39 kilometri che separano Montecarlo da Pisa e che Paolo faceva in ambulanza. ll traguardo è l’Isola dei Girasoli, una struttura che accoglie e ospita  dei bambini malati e la loro famiglia durante le lunghe cure in ospedale e che esiste grazie all’associazione Agbalt. Abbiamo portato la nostra raccolta fondi, frutto di diverse iniziative svolte sul comune di Montecarlo. È stata una giornata magnifica, credetemi”.

In corsa anche il sindaco di Montecarlo, Federico Carrara e il podista Mario Pallini.

Ad ‘aspettarli’, tutti bambini dell’Isola dei Girasoli che, negli ultimi due anni, hanno vissuto in totale isolamento a causa della pandemia da Covid-19.

Un’avventura di empatia e solidarietà quella del dottor Troilo e della sua ‘squadra’, che come ogni anno trasformano, tappa per tappa, i ricordi amari in una giornata di generosità e altruismo.

(Foto da Facebook)

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