Caselli-Di Simo: da domani ogni giorno è buono

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Ormai è proprio questione di giorni. Se non addirittura di ore. Stretta, con reciproca soddisfazione, l’intesa fra la proprietà del Caffe Caselli-Di Simo e l’amministrazione Comunale, adesso non ci rimane che la sottoscrizione materiale dell’atto. Può anche darsi che mentre leggete questo aggiornamento, la firma sia già avvenuta e quindi l’operazione riapertura potrà partire: sarà rialzata la saracinesca che da 12 anni stava a dire a chi passava per il Fillungo che l’antico caffe Caselli era finito.

Una volta rialzata la saracinesca inizieranno i lavori di risanamento dei locali. È proprio una questione di giorni. Se non addirittura di ore.

Per Lucca, quella Lucca che vogliamo vitale e generosa, intelligente e aperta, brillante e solidale, ricca di cultura e di arte, il momento della riapertura dell’antica porta del Caffe Caselli-Di Simo segna una data nella sua storia secolare. E quella data non può passare senza avere un’adeguata celebrazione. La saracinesca che si rialza va salutata con una festa. Sono certo che da parte sua l’assessore Mia Pisano, che tanto si è adoperata perché si arrivasse a questo memorabile risultato, ha già pensato a programmare la manifestazione che deve accompagnare la saracinesca che si rialza: musiche, tamburi, bandiere civiche, discorsi, tagli di nastri. Quel tratto di via Fillungo, dove sta il Caffe Caselli-Di Simo, si trasformi in un palcoscenico sul quale vorranno e potranno affacciarsi tutti quelli che hanno atteso quella scena.

Che sia dunque la festa dell’orgoglio lucchese. Che sia il giorno in cui si levano le antiche insegne civiche e si raccoglie la tanta buona gente che si sente partecipe.

In questi giorni ho potuto verificare personalmente quanto sia estesa tra la comunità lucchese, senza alcuna distinzione, la soddisfazione per l’annunciata riapertura del Caffe Caselli-Di Simo: ugualmente soddisfatti uomini e donne che avevano fatto in tempo a frequentare il caffe prima della sua chiusura, e giovani che ne erano rimasti esclusi e sono mossi dalla curiosità di varcarne la soglia per poter assaporare la magia di quei locali dove si davano convegno Giacomo Puccini e Giovanni Pascoli, Alfredo Catalani e Libero Andreotti.

È di un sicuro valore questa notizia che ho raccolto in quel di Barga. Ve la do come l’ho presa. Per onorare la riapertura del Caffe Caselli-Di Simo la Fondazione Pascoli ha fatto preparare una locandina che sarà distribuita per Lucca. Vi appare l’immagine del poeta e sullo sfondo si vede la vetrina del Caffe. Un messaggio di forte intensità che sottolinea l’importanza del legame che unì il poeta con il giovane amico che fece del suo caffa l’asilo di tutti i devoti alla letteratura e all’arte. La Fondazione Pascoli si è messa a disposizione dell’assessore Mia Pisano per l’allestimento del programma delle iniziative che saranno ospitate nel recuperato Caffe. È da sperare che vi possa intervenire il noto attore Michele Placido che qualche mese fa ha presentato al Teatro del Giglio uno spettacolo incentrato sulla vita e l’opera del poeta.

Ma anche il Teatro del Giglio, secondo la linea che si è data il suo presidente Giorgio Lazzerini, potrà fornire un attivo contributo in questo senso, magari partecipando attivamente all’allestimento della Festa dell’Addio alla Saracinesca.

E sul loro esempio altri seguiranno. Insomma: si parte. Su la saracinesca. Il Caffe Caselli-Di Simo torna a nuova vita.

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2 Commenti

  1. Carissimo Professore, siamo in direzione di arrivo. Accordo fra comune e proprietà firmato, finalmente la saracinesca che teneva prigioniero uno dei locali più prestigiosi della città si alzerà. E che sia festa !

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