Una proposta concreta per essere veramente antifascisti

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Oh Santo Cielo,

quanto si è parlato di fascismo in questi giorni.

E di antifascismo.

E anche della fiamma nel simbolo di FdI (anche se l’unico debole collegamento tra i due è il MSI, che poi divenne AN – sempre con la fiamma – che poi è stato legittimato da tutte le forze politiche, anche a sinistra).

Poco ci mancava che si ritirasse fuori il vecchio slogan “Chi ama la mamma, vota la fiamma!”

Beh, però è un’idea… mia mamma ha già più di 80 anni. Ai tempi del fascismo era bambina ma qualcosa se lo ricorda pure.

Decido di fargli un’intervista.

Parto facile facile: “cosa è, secondo te, l’antifascismo”.

“L’opposizione alla rinascita di un partito fascista e delle sue idee!”

Ok, lo sapevo che così era facile.

Insisto: “per l’opposizione alla rinascita del partito, tutto chiaro. È anche scritto in Costituzione. Ma quali sono le idee del fascismo?”

Premetto che mia mamma è stata professoressa di italiano alle superiori ma anche di storia. La domanda è quindi legittima.

“Quelle che propugnava Mussolini”.

“Cioè, ogni cosa che ha detto? Un po’ tanto estesa come definizione. Così anche la riforma Gentile finisce nel calderone!”

Questo era un colpo sotto la cintura.

Lei ha sempre ritenuto la riforma Gentile l’ultima cosa nobile che sia successa nel sistema educativo italiano.

Personalmente la penso come lei.

“Piantala di fare lo scemo! Intendo dire che tutte le idee e prassi liberticide attuate, definiscono il fascismo”.

“Ok. Questo lo capisco ma raccontami meglio”.

“I fascisti, arrivati al potere, cominciarono a negare il diritto di esistenza agli altri partiti, imposero l’identificazione dello stato con il partito unico, giustificarono e sostennero l’uso della violenza contro gli oppositori politici, la cancellazione dei diritti di informazione, il razzismo.

Mio nonno, a Castropignano (paese del Molise in provincia di Campobasso), era farmacista. Ed era antifascista. Ai tempi il farmacista di paese era l’unico presidio sanitario. Una risorsa che non poteva essere rimossa senza problemi.

Lui faceva delle vignette contro i gerarchi. E le faceva vedere ai suoi clienti, che poi erano il paese interno.

Quando il podestà veniva in visita al paese lo mettevano in prigione. Tanto per non avere contestazioni. Poi però erano costretti a rilasciarlo, se no morivano tutti di malattie. Ma se non fosse stato così necessario, non so se non avrebbero buttato la chiave.

Al tempo andava così e ci voleva coraggio per fare anche piccole cose”.

Prendo appunti. Queste storie personali le trovo avvincenti.

Poi li rileggo. Negazione dei diritti personali, identificazione dello stato con un solo partito, violenza contro gli oppositori, cancellazione della libera informazione…

Ok questo modello lo conosco: è la Russia. O la Cina.

Vado su Wikipedia.

Voglio cercare qualche altro indizio.

Alla pagina sul fascismo, al paragrafo sulle sue caratteristiche, trovo:

[il fascismo è] «un fenomeno politico moderno nazionalista rivoluzionario antiliberale antimarxista organizzato in un partito milizia con una concezione totalitaria della politica e dello Stato con un'ideologia attivistica e antiteoretica, a fondamento mitico, virilistica e antiedonistica, sacralizzata come religione laica, che afferma il primato assoluto della nazione, intesa come comunità organica etnicamente omogenea, gerarchicamente organizzata in uno Stato corporativo, con una vocazione bellicosa alla politica di grandezza, di potenza e di conquista mirante alla creazione di un nuovo ordine e di una nuova civiltà» (2002 – dello storico Emilio Gentile, vero e riconosciuto esperto sul fascismo, un curriculm più esteso di un lenzuolo matrimoniale...).

Antimarxismo a parte, siamo ancora lì: Russia e Cina.

Vi risparmio le altre definizioni (ma se volete approfondire questo è il link) ma il senso resta lo stesso.

Quindi, per essere antifascista integrale, bisogna ripudiare questi principi. E, personalmente, sono assolutamente d’accordo.

Anzi voglio essere più concreto e propositivo.

Dovremmo concordare tutti che la falce e il martello siano trattati allo stesso modo dei fasci littori. E dichiarare che la ricostituzione di un partito comunista è vietata al pari di quello fascista.

Infine, che l’opposizione a Cina e Russia (a quelle di oggi: a ciò che sono attualmente oltre che a ciò che sono state) deve essere un elemento identitario di chiunque crede fermamente nell’antifascismo.

Andrea Bicocchi @Andrea_Bicocchi

Andrea Bicocchi
Andrea Bicocchi
Imprenditore, editore de "Lo Schermo", volontario. Mi piace approfondire le cose e ho un'insana passione per tutto quello che è tecnologia e innovazione. Sono anche convinto che la comunità in cui viviamo abbia bisogno dell'impegno e del lavoro di tutti e di ciascuno. Il mio impegno nel lavoro, nel sociale e ne Lo Schermo, riflettono questa mia visione del mondo.

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