Un anno di vita (al servizio degli altri): il bilancio dell’anno di servizio civile del CNV

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Con l’approssimarsi della fine dell’anno è buona norma fare bilanci. Anche il Servizio Civile Universale non sfugge a questa regola, così gli enti sono tenuti a presentare una relazione annuale per dare conto di come sono andati i progetti.

Per quanto riguarda il Centro Nazionale per il Volontariato nell’anno 2022-2023 sono stati sviluppati 4 progetti, per un totale di 223 posti richiesti. I progetti attivati hanno coinvolto in un rapporto di rete 123 diversi soggetti (pubblici e privati), con sedi di attuazione distribuite su 6 aree provinciali (Lucca, Massa Carrara, Pisa, Grosseto, Arezzo, Livorno) della Toscana e in particolare su 22  territori  comunali. Per coordinare la rete e aiutare i giovani, il CNV gestisce il Centro Servizio Civile: uno sportello informativo che garantisce nel suo complesso servizi di tipo orientativo, formativo, di consulenza, di promozione e sensibilizzazione in materia di servizio civile. Tale attività viene svolta in collaborazione con i Centri per l’impiego dei territori coinvolti nella progettazione e con gli Informa-Giovani.

Le domande pervenute entro la scadenza dei termini sono state 323. Tutte le domande sono state valutate, mentre in fase di selezione 66 aspiranti volontari non si sono presentati al colloquio. Complessivamente, considerando anche i subentri a seguito di migrazioni, hanno preso servizio 154  volontari, con una prevalenza di ragazze (in un rapporto di 2,5 a 1). Hanno rinunciato al servizio durante il periodo di servizio 40 volontari.

Durante l’anno, a tutti i volontari è stata erogata una formazione generale tramite la costituzione di 5  gruppi che si sono riuniti a Lucca presso le sedi del Real Collegio, del Centro Nazionale per il Volontariato e dell’Oratorio S. Anna. Il monte totale delle ore di formazione è stato di 42 ore. sono state affrontate le tematiche storiche dell’obiezione di coscienza, della nonviolenza e del servizio civile, l’inquadramento costituzionale e legislativo e l’importante tema della cittadinanza. Ampio spazio hanno avuto poi gli aspetti comunicativi e relazionali, come pure le dinamiche del lavoro di gruppo. Come indispensabile patrimonio di ogni cittadino anche quest’anno è stato affrontato il tema della protezione civile, attraverso l’analisi degli aspetti normativi, dell’organizzazione e delle attività sul territorio.

Per la prima volta l’ente si è misurato con l’attività di tutoraggio rivolta ai giovani volontari: è stata erogata nell’ultimo mese e mezzo del tempo di servizio civile ed è stata molto interessante, utile, e apprezzata dai giovani volontari. Il tutoraggio si è focalizzato su alcuni moduli: competenze specifiche e trasversali, informazione e orientamento verso le opportunità occupazionali e formative, ricerca attiva del lavoro. I moduli sono stati prima trattati nelle attività di gruppo permettendo lo scambio di opinioni e l’interazione tra tutti gli operatori volontari coinvolti (tramite le tecniche del brain storming, del role playing e delle esercitazioni di gruppo) e poi ripresi e approfonditi nei percorsi individuali (redazione del piano individuale di ricerca). Complessivamente, ogni volontario ha usufruito di interventi individuali per un totale di 5 ore e di 4 moduli di gruppo da 4 ore ciascuno. Sono stati avviati al tutoraggio 131 giovani, di essi 68 hanno completato tutte le ore previste (21), 28 ne hanno completate il 75% e i restanti 35 dal 25 al 30%.

Al termine del percorso è stato distribuito a tutti i partecipanti un questionario di valutazione, da compilarsi in forma anonima, di cui si è provveduto alla rielaborazione dei dati emersi.

Ai volontari è stato chiesto di valutare complessivamente le relazioni durante l’appena trascorso:

Sono poi stati analizzati alcuni elementi chiave della progettazione. In particolare si è indagata al soddisfazione delle aspettative e l’adeguatezza dei progetti.

(Le valutazioni sono espresse in numeri: 1 – valutazione completamente negativa, 2- valutazione insufficiente, 3- valutazione media, 4 – valutazione buona, 5 – valutazione molto buona.)

Ai volontari è stato chiesto di dare un giudizio sui risultati raggiunti:

Un successivo focus di indagine si è concentrato sulla relazione:

Non può mancare una valutazione sul gradimento e sulla soddisfazione complessiva, sia dal punto di vista soggettivo sia per quanto riguarda la percezione che gli altri hanno avuto del proprio operato:

Infine, la domanda più bella:

Foto di Devin Avery su Unsplash

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1 commento

  1. Complimenti per l’azione meritoria svolta. I risultati lusinghieri devono spingere a fare sempre meglio. Quindi ad maiora !!!!

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