PUCCINI SOTTO IL LOGGIATO PRETORIO

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Dobbiamo ringraziare Fausto Borelli per la serata pucciniana di mercoledì 27 luglio: nell’accogliente bomboniera del palazzo Pretorio la soprano Silvana Froli, accompagnata al pianoforte da Anna Cognetta, ha deliziato il folto pubblico con le arie del repertorio pucciniano.

Al solo sentirle diffondere per piazza san Michele si è messa in movimento tanta gente che con generosi applausi ha salutato la performance del duo Froli-Cognetta.

L’iniziativa di regalare a Lucca una serata pucciniana l’ha presa Fausto Borella che così ha voluto concludere in bellezza il mese di presenza in piazza con la sua fiera del’olio e del vino.

Il pubblico si divideva a metà: turisti e lucchesi. Ma tutti erano concordi su un punto: finalmente Lucca si è ricordata di Puccini. I lucchesi poi aggiungevano: “che ci voleva al famoso Comitato del Centenario, ricco di soldi e povero di volontà, a promuovere serate del genere nella varie piazze di Lucca e creare così un circuito pucciniano a beneficio dei tanti, davvero tanti interessati alla musica di Puccini?”

Che ci voleva? Bella domanda, destinata a rimanere senza risposta. Del resto se in tutti questi mesi di vaniloqui e di sproloqui il Comitato non è riuscito neppure a produrre un’icona del Centenario da riprodurre in manifesti, stendardi e locandine, è impensabile che poi riesca a mettere insieme un programma di concerti per le piazze di Lucca.

Il 2023 doveva essere l’anno del prologo del Centenario, che ricorre nel 2024, e proprio per questo doveva essere utilizzato per “scaldare i motori” con manifestazioni e iniziative capaci di creare l’attesa dell’appuntamento.

Le migliaia di turisti che ogni giorno invadono Lucca dovevano trovare ad ogni piè sospinto sollecitazioni e stimoli per congiungere nel loro sentire collettivo Lucca e Puccini. Una congiunzione che li avrebbe convinti a programmare altre visite a Lucca, dove sapevano avrebbero trovato le cercate occasioni pucciniane: Per le quali merita fare sosta a Lucca.

Bastava vedere il soddisfatto entusiasmo con il quale è stata vissuta la serata pucciniana del 27 luglio. Un entusiasmo che ha resistito anche al rumoroso disturbo di quelle auto e furgoncini che spadroneggiano dal Fillungo in piazza Napoleone, ormai ridotte a vie di scorrimento veicolare.

Insomma grazie a Fausto Borella, maestro d’olio, di vino e gran signore di buona tradizione familiare. Ed ancora il più sicuro apprezzamento per Silvana Froli e Anna Cognetta che hanno reso omaggio all’altrimenti disertato Centenario Pucciniano. In attesa che il Comitato dei Soloni tutto sapienti e nullafacenti si decida a seguire il buon esempio dato da Fausto Borella speriamo di risentirle presto.

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5 Commenti

  1. Grande articolo, Umberto.
    Colgo l’occasione per segnalare che nella città gemella fiamminga Sint-Niklaas, l’associazione Anfiteatro-amici della cultura italiana (fondata nel 1990) si sta dando da fare dal 29 novembre 2022 in poi per organizzare piccoli eventi -dal vivo o con lo zoom- per preparare il Centenario, sotto il titolo PUTSCH PUCCINI. Con pochissimi soldi, ma con tanto entusiasmo. Per il 5 novembre 2023 si prevede la mostra delle foto pucciniane di fu Ugo Conti. Speriamo che dopo avremo un concerto con Silvana Froli, che già venne tante volte nelle Fiandre. (www.anfiteatro.be)
    Cordiali saluti, Herman Cole, cittadino onorario di Lucca

  2. I miei complimenti a Fausto Borella, e come al solito a lei Professore Sereni che con la sua ironia e saggezza riesce sempre a mettere in evidenza le lacune di questi comitati dormienti. A volte basta poco per fare bene, basta volerlo fare.

  3. Ecco, questo è il modo migliore di celebrare Puccini: cantandolo!
    Così le emozioni che lui ha voluto provassimo ci pervadono l’animo nell’ascolto.

  4. Mi auguro che si trovino sempre maggiori momenti ed occasioni a Lucca per celebrare il grande Giacomo Puccini.
    Si dovrebbe prendere esempio da Parma, dove in ogni angolo della città si ricorda Giuseppe Verdi , tutto parla di lui e dove c’è un teatro, noto in tutto il mondo per le bellezze architettoniche ma anche per la competenza del pubblico, in particolare dei ” loggionisti” , dove vengono dedicate alle opere verdiane prestigiose e sostanziose stagioni liriche.

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