La buona musica italiana, i sogni e la vita del dj: Vinyl Trash si racconta

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Con la passione ed il sacrificio si costruiscono sempre belle cose e belle storie. Con l’impegno, la perseveranza e l’estro si costruisce il successo. Lo sa molto bene Lorenzo Torelli, giovane dj lucchese che con umiltà e costanza è salito alla ribalta dello scenario musicale territoriale, esportando all’interno dei locali e delle discoteche più in voga un nuovo modo di proporre musica, di stare insieme. Lui ama i cantautori, la buona musica, la prosa ricercata e il suono particolare. Vuole riprodurre, nei suoi dj set, un immaginario viaggio in macchina con gli amici di una vita, dove si sta bene insieme, si ride e si canta a squarciagola.

Si fa chiamare Vinyl Trash e il suo successo in lucchesia spazia dal centro storico alla Versilia, con collaborazioni attive tra discoteche, disco pub e locali. Tutti i giovani della città, almeno una volta, hanno ballato e cantato al ritmo delle sue canzoni.

Ora, l’inevitabile pausa delle attività dovuta al lockdown, non ha fatto che accrescere la voglia di tornare a farlo insieme. E allora lo abbiamo intervistato, ci ha raccontato la sua storia, esposto i suoi progetti e confermato che sì, anche lui scalpita per tornare dietro alla sua amata consolle.

Lorenzo Torelli, per tutti ormai Vinyl Trash: come è nato questo fenomeno musicale e sociale?

Vinyl trash nasce da una passione che ho sin da bambino, quando insieme a mio padre, con il giradischi che ho in salotto, mi divertivo a mettere dischi e ascoltare le canzoni insieme a lui. Erano tutti LP di artisti italiani o della disco music anni 80: Donna Summer, Renato Zero, Venditti, Battisti e Faber. Ho sempre sentito in me la curiosità di mixare con due giradischi e qualche anno fa mi sono deciso ed ho intrapreso questa nuova avventura. Lo scazzo (si può dire scazzo sul giornale?!), la leggerezza e l’idea di puro divertimento hanno fatto sì che il nome Vinyl Trash saltasse fuori in maniera molto naturale.

Un nuovo modo di fare il dj, con tracce inusuali per le affollate piste da ballo delle discoteche: perché hai deciso di differenziarti? Hai seguito i tuoi gusti musicali?

Esatto, ho semplicemente portato in un dj set quello che succede quotidianamente quando sei ad esempio in macchina con gli amici e canti a squarciagola saltando da una traccia a l’altra. Rispolverando hit storiche, ricordi, emozioni e così via. 

Chi sono i miti musicali di Lorenzo Torelli?

Non è difficile capirlo per chi assiste ad un mio dj set: ho sempre apprezzato il cantautorato italiano. Molti sanno ormai che il mio preferito è De Andrè, il grande Faber, ma apprezzo in generale tutto ciò che è stato prodotto e lanciato in Italia tra gli anni ’70 e ’80. Ovviamente, essendo un ragazzo del ’93, sono stato influenzato molto anche dalla musica pop anni ’90 – ’00 (883, Lunapop, articolo 31 ecc.). Come ho detto prima è partito tutto per gioco con gli amici, non mi sarei mai aspettato tanto calore e affetto dalla città di Lucca cosi come l’interesse degli organizzatori. Tutti gli eventi a cui ho partecipato mi hanno regalato tante emozioni e constatare che in molti condividono queste mia passioni, gusti musicali mi riempie di soddisfazione.

E ora veniamo alle domande serie. Covid-19 ed eventi: un binomio che non può conciliare. Come pensi che cambierà il tuo lavoro?

Come tanti altri che sono nella mia situazione non so darti una risposta precisa, purtroppo. Spero vivamente che si possa tornare a far festa come prima. Io sono uno di quelli che ha bisogno di vedere gente davanti a sé che canta, balla e si abbraccia. Non vedo l’ora di tornare dietro alla mia amata consolle davanti a tanti amici.

Hai pubblicato un inedito dal notevole successo e dal sound orecchiabile, c’è altro in cantiere? Futuri progetti?

Sto scrivendo nuovi progetti che cercheranno di dare un senso a tutto quello che sto costruendo, cercando come in ogni circostanza di accrescere il mio bagaglio, prendendo spunto da quelli che sono stati i miei miti. Non posso svelare di più, ma presto ci saranno belle sorprese e novità.


Foto credits: Matteo Ortili
Grafica: Matteo Malibù

Giacomo Bernardi
Giacomo Bernardi
Giornalista e professionista della comunicazione. Sguardo "dritto e aperto nel futuro", come cantava Pierangelo Bertoli, e sempre pronto a raccontare una nuova storia.

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