Caffe Caselli Di Simo: Indietro non si torna

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“Il Caffe Di Simo riapre i battenti”. L’ha annunciato alla città la locandina della “Nazione” di martedi u.s. Assai di rado come è avvenuto in questa occasione una locandina ha suscitato le positive reazioni dei lettori e li ha sollecitati ad acquistare il giornale per andare a trovare l’articolo così vistosamente promosso. E chi l’ha letto ne ha tratto sinceri motivi di soddisfazione. Cosa che non accade spesso.

Il servizio del giornale era dedicato alla conferenza stampa che il giorno innanzi l’assessore alla Cultura Mia Pisano aveva rilasciato in Palazzo Orsetti, confortata dalla presenza del sindaco Pardini che garantiva l’impegno di tutta la sua amministrazione a dare seguito alla dichiarazione dell’assessore. 

La riporto nel suo punto cruciale: “il Comune è giunto ad un accordo con la proprietà del Caffe di Simo che ha concesso i locali di via Fillungo in comodato d’uso gratuito per farne uno spazio di iniziative culturali”. 

Traduzione. il Caffe di Simo, dopo anni di penosa chiusura, riapre per recuperare la sua identità di luogo di vita sociale all’insegna di Giacomo Puccini. Questa sua identità, e la volontà di onorarla, sono state esplicitamente ricordate dall’assessore che ha collegato la riapertura del Caffe Di Simo all’appuntamento delle Celebrazioni del Centenario Pucciniano. 

Per un anno il Caffe Di Simo sarà messo al servizio della città, potenziandone l’attrattiva turistica, fornendo ai visitatori l’ambita occasione di rivivere, tra specchi e stucchi, l’atmosfera di quel tempo quando il caffe Caselli riuniva nelle sue stanze i “nobili spiriti” che fecero di Lucca un crocevia dell’arte italiana: Puccini, Pascoli, Libero Andreotti, Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, Plinio Nomellini.

Traduzione: a giorni, non troppi, la saracinesca che chiude da anni il Di Simo sarà rialzata per far dare inizio ai necessari lavori di restauro. Dunque questioni di giorni per la saracinesca e questione di pochi mesi per il ritorno in attività del Di Simo.

Sarà bene pensarci per tempo perchè la riapertura merita di essere festeggiata come un grande evento cittadino. Tutto va preparato con la massima attenzione. A cominciare dal parterre degli invitati che con il loro intervento devono dare il senso dell’eccezionalità dell’avvenimento.

Come madrina non riesco a pensare ad un nome più adatto di quello di Beatrice Venezi e sono certo che anche il Sor Giacomo apprezzerebbe. Per il resto può provvedere Il Comitato delle Celebrazioni Centenarie che dispone anche dei mezzi finanziari per dare alla giornata il risalto che merita. Sempre con quello spirito di promozione nazionale che la riapertura del Di Simo dovrà avere è il caso di coinvolgere Paolo Del Debbio che, a quanto mi risulta, scalpita e non vede l‘ora di fare qualcosa di buono per la sua città.

Ci sarà sicuramente tempo per definire il programma, ma è cosa buona e giusta cominciare a farlo fin da ora, intanto tenendo a debita distanza i dispensatori di consigli inutili, gli esperti della divisione in quattro del capello, i non bastisti e quelli con la puzza al naso.

L’assessore Pisano, che così bene ha saputo muoversi, saprà cavarsela anche in questa circostanza: pensi in grande e non sbaglierà.

Non posso chiudere questo “Bollettino della Vittoria” senza prima aver indirizzato un convinto apprezzamento alla proprietà del Caffe di Simo che con la sua disponibilità collaborativa ha reso possibile un risultato che i lucchesi attendevano con ansia da sin troppo tempo. Ed anche rivolgere un ringraziamento ai tanti che in questi giorni in vario modo mi hanno manifestato il loro riconoscimento per l’azione, più che decennale, dedicata alla riapertura del Caselli Di Simo.

Finalmente possiamo stare Sereni!

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6 Commenti

  1. Mi vien da dire solo una cosa Prof: EVVIVA ce l’abbiamo fatta! Che Vittoria per Lucca e per lei Prof che così tanto si è battuto per questo Immenso Traguardo! GRAZIE!

  2. Non è da escludere che la riapertura in occasione del primo evento ” culturale” su prenotazione avvenga negli stessi giorni in cui le piazze saranno invase dai mascheroni del Carnevale di Viareggio.

  3. L’apertura del Caffè Di Simo è una vittoria per i cittadini lucchesi e per il Professore Sereni che ha creduto in questo progetto.

  4. tanto tonò che piovve si direbbe,bravo il prof.Sereni la sua insistenza ha dato i frutti sperati.
    adesso si può dire che Lucca può presentarsi con le carte in regola per il riconoscimento quale città della cultura!

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