Stazione Emaho: viaggia con noi!

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Un gruppo di genitori, insegnanti, educatori e volontari da settembre 2022 ha dato vita a uno spazio di apprendimento accogliente e vitale per i ragazzi pensato per quelli che hanno lasciato, per varie vicissitudini, il percorso scolastico istituzionale. “Abbiamo iniziato da un magazzino – racconta Ilaria, una delle anime del progetto – con qualche mobile e libreria e una decina di ragazzi, abbiamo strutturato lo spazio, cercato insegnanti e professionisti adatti a portare avanti i programmi scolatici con umanità e capacità di ascolto e confronto. I ragazzi hanno iniziato a trovare la voglia di rimettersi in gioco, allacciato amicizie e imparato a conoscersi maggiormente, sperimentato il mondo delle arti e dell’artigianato, un modo diverso di fare scuola, trasversale nelle materie e che vada ben oltre l’ascolto passivo e li renda protagonisti del loro apprendere”.

Nel frattempo, dal progetto è nata l’associazione di promozione sociale Emaho. A luglio 2023 l’associazione ha trovato uno spazio accanto a una stazione dei treni, dismesso da diversi anni. “Lo stiamo ristrutturando, con le nostre forze e quelle di alcune famiglie e simpatizzanti. Come molti dei progetti nuovi che nascono dal basso non abbiamo sostegno istituzionale e perciò ci siamo rimboccati le maniche e stiamo cercando il modo di strutturarci al meglio. Il piano sopra, dove i ragazzi, ormai oltre la ventina, fanno lezione è stato ristrutturato quest’estate

Ma la sfida più grande ed impegnativa è la messa in opera dei piani, deputati ad ospitare la gran parte dei laboratori manuali e artistici previsti dal progetto: tornio, modellazione, musica, sartoria, fotografia, scultura, incisione, oreficeria, saldatura, falegnameria, orticoltura e molto altro. “Vogliamo arrivare al punto che i ragazzi stessi sappiano costruire una sedia, un cavalletto e perché no, magari portare avanti mestieri e abilità che ormai stanno scomparendo

I lavori sono tanti e le nostre risorse, come sempre, da recuperare con fatica in ogni dove. Anche i ragazzi e le loro famiglie contribuiscono al progetto al meglio delle loro possibilità, perché questo dà loro l’opportunità di avere voce, spazio e di imparare in modo piacevole nel rispetto della propria unicità, valore e talento.

Adesso l’associazione ha lanciato un crowdfunding per finanziare l’avanzamento dei lavori e del sogno: i fondi verranno usati per coibentare, riscaldare, sistemare e migliorare di giorno in giorno gli spazi per i ragazzi.

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