Una visione per la città di Lucca. (di Maurizio Mattucci)

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo intervento di Maurizio Mattucci sulla progettualità per lo sviluppo della città.

Per incrementare la qualità della vita e consolidare il posizionamento della città come luogo attrattivo di livello mondiale, servono una visione ed una coerente azione di marketing territoriale e di promozione sostenibile Dopo 2 mandati “non troppo brillanti”, sono stato molto lieto dell’elezione a Sindaco di Lucca Mario Pardini, che ho appoggiato con piacere, dopo averlo conosciuto.

Riecco un sindaco “giovane”… con idee, capacità, anche contro ogni pronostico, persino della stessa area che lo appoggiava.

Superato il primo anno assieme al suo team (un mix di vecchio e nuovo, con livelli di competenze eterogeni), ritengo che adesso il Sindaco abbia il compito impegnativo di far compiere alla sua squadra un deciso cambio di passo, facendo emergere, senza alcun timore, tutte le sue capacità ed idee (che sono molte e valide), indicando le strategie per realizzare i vari progetti in modo efficace e pragmatico, con approccio “data driven”, che il Sindaco dichiaratamente ama.

Anche grazie al grande dinamismo dell’assessore al Turismo e Commercio, la giunta ha prodotto molti eventi che hanno sempre ampia risonanza nella pubblica opinione, poi come sempre divisa tra chi è favore o chi è contrario.

In questi giorni sono apparsi commenti sull’uso del suolo pubblico da parte dei vari esercizi commerciali e/o sulla opportunità di alcune iniziative e decori, non ultimo in Piazza Anfiteatro, cito questo solo come casus belli

Chi amministra sa bene come non sia mai possibile accontentare tutti.

Tuttavia si deve rilevare che non emerge in modo chiaro e coerente il posizionamento che si vuole dare a Lucca, cosa si vuole che Lucca sia e/o diventi.

Come si vuole collocare Lucca per meglio fare apprezzare le sue doti intrinseche in Italia e nel mondo?

Lucca come “prodotto” di consumo di massa oppure come prodotto di fascia alta, di Lusso, una limited edition?

Quali sono i punti d forza di Lucca ed i suoi valori?

Solo una volta determinati con chiarezza valori e missione (la strategia per Lucca) allora sarà più facile individuare e pianificare le iniziative più coerenti con la strategia stessa.

Sarà possibile produrre esperienze utili per tutte le parti interessate: comunità locali, cittadini, istituzioni, operatori economici, investitori, turisti…

Lucca, il suo rispetto e la sua valorizzazione, devono essere il punto centrale e tutte le scelte devono essere al suo servizio e non viceversa!

Le iniziative devono essere sostenibili: economicamente, per impatto sulla città e sulle sue strutture, per chi vive e lavora e Lucca, per chi la visita.

Se la promozione di qualità di Lucca è forte e ben fatta, un mix equilibrato di cultura, musica, storia, paesaggio, vivibilità, che coniughi tradizione con innovazione, allora Lucca conserverà la sua identità e gli eventi saranno graditissimi, purché siano sostenibili e coerenti con i valori della città. Non credo che l’obiettivo per Lucca sia farla diventare un luogo omologato del turismo internazionale tipo una “Disneyworld”: nel medio lungo periodo si fallirebbe nel preservare e valorizzare un gioiello di cultura e bellezza unico, quale è Lucca, che perderebbe i suoi valori e quindi la sua attrattiva.

Altre città hanno fatto questo errore e stanno perdendo posizioni e visitatori di qualità, che sono quelli che permettono di crescere in modo stabile.

È limitativo valutare gli eventi solo in termini di quantità, del numero di persone, si deve privilegiare la Qualità delle iniziative, il loro appeal in termini di servizi, arte e cultura, sport e benessere, vivibilità. Il valore del beneficio di una iniziativa in una città non essere valutato solo sul numero di scontrini o biglietti emessi, ma su una più generale ricaduta e sulla capacità di attrarre persone di valore e qualità, ed investitori, locali e internazionali, che contribuiscano alla sua crescita.

Se Lucca vuole seriamente candidarsi come capitale della Cultura 2026, a maggior ragione serve coerenza ed una strategia raffinata.

Il Centro Storico non è troppo esteso e non può accogliere continuamente eventi con un numero eccessivo di utenti! Preserviamo gli eventi in essere che rispondano ai valori condivisi, e valutiamo bene quelli nuovi.

Si creino anche iniziative nelle immediate periferie, per alleggerire la pressione, anche perché il territorio va pensato in modo più ampio rispetto alla pure amata cerchia urbana.

Chiarito l’obiettivo sarà più facile scegliere e pianificare gli eventi.

Ad es. ci si potrà chiedere se sia più coerente con la missione ed i valori di Lucca:

  • Tenere un concerto come quello della giovane e brava pianista Frida Bollani nella cornice del S. Francesco oppure fare esibire una soubrette televisiva?
  • portare sulle Mura l’evento e le musiche di “Lucevan le stelle” oppure il carnevale di Viareggio?

Lo stesso approccio potrà essere utile anche nel valutare le destinazioni e la gestione di alcuni luoghi emblematici cittadini…

Sono fiducioso che il Sindaco saprà guidare la sua squadra, raffinando la direzione di governo nell’interesse di Lucca e di tutti i suoi cittadini.

Maurizio Mattucci

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2 Commenti

  1. ” cosa si vuole che Lucca sia e/o diventi”. Questa mi pare la vera sintesi politica dell’intervento. In realtà a questa domanda avrebbe dovuto rispondere il Programma Elettorale di chi ha vinto. Ciò non è stato possibile perché questo è il Sindaco del Ballottaggio, di una operazione trasformistica di puro potere che ha raccolto ogni tipo di pulsione. Un Sindaco eletto in questo modo è oggettivamente un Sindaco debole, che deve accontentare e distribuire quote di potere e di sottopotere. In questo quadro ciò che conta non è Lucca ma la gestione delle quote di Potere. Per cui la domanda sul posizionamento futuro della Città è destinata a rimanere senza risposta.

  2. Aldilà delle diatribe politiche , credo che Lucca dovrebbe lavorare sempre più per accreditarsi come
    ” Città della Musica”. Ben poche altre città al mondo possono vantare il merito di avere dato i natali a 4 grandi musicisti: Puccini, Boccherini, Geminiani e Catalani, ha un conservatorio e un teatro.
    Quindi, città di cultura senz’altro, ma aperta anche ad altre possibilità .

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