Tanto tuonò che piovve. 

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Dalla tarda mattinata di martedì 12 settembre il ritratto di Giacomo Puccini ricopre una facciata del teatro del Giglio. Il Maestro vi appare in una delle sue pose che da sole sono bastate a procurargli una straordinaria popolarità: un volto pensoso, velato di malinconia che gli occhi profondi trasmettono a chi li sappia guardare. Elegante e composto come può esserlo un vero signore, questo straordinario lucchese con la sua musica ha saputo superare le ferree barriere del Novecento per recare una voce che parla ai cuori assetati di Bello e di Vero. 

Il ritratto del Maestro domina il grande manifesto commissionato dal Comitato per le Celebrazioni Centenarie. È opera di Sandro Sesti che è riuscito a esprimere il messaggio che era alla base delle decisioni del Comitato: affermare l’identità di Lucca quale città pucciniana, ribadire gli stretti legami che hanno congiunto il Maestro alla città e insieme dare un segnale della volontà di dare una svolta alla Celebrazioni del Centenario.

Già dalle prime impressioni raccolte fra il pubblico che gira dalle parti del teatro del Giglio si può ricavare che il maxi manifesto ha sortito un buon effetto: facilmente visibile da tutta la immensa piazza è stato unanimemente apprezzato per la sua buona fattura che ha recato un tocco elegante a tutto l’ambiente.

Ci rimane poco da aggiungere se non la sollecitazione a piazzare altri manifesti di quel genere e di quella dimensione in una serie di luoghi strategici: come, per esempio, il viale Europa che conduce all’autostrada, la Passeggiata di Viareggio, gli aeroporti di Pisa e di Firenze, la strada di Fondovalle al bivio che incrocia la strada per Celle dei Puccini. 

Insomma, bisogna procedere senza badare a spese e senza lasciarsi intimidire dal coro delle prefiche sempre pronte a lamentarsi per qualunque iniziativa venga adottata.

Del resto, anche l’operazione del maximanifesto ha dovuto fare i conti con tutta una serie di ostacoli che ne hanno ritardata la realizzazione. Doveva essere pronto ai primi di luglio e ci sono voluti mesi perché si arrivasse a vederlo steso sulla facciata del teatro del Giglio. E non ci sarebbe da meravigliarsi se tra qualche giorno spuntasse un Comitato che ne solleciti la rimozione per il motivo che il manifesto copre le finestre del Giglio e toglie la visuale dell’esterno.

Stiamo in campana e intanto cerchiamo di trarre qualche insegnamento da questa piccola storia. Intanto ha chiarito un punto e cioè che per conseguire un risultato, anche di modesta entità come l’esposizione di un manifesto è sempre necessaria una forte spinta risolutiva che si dimostri capace di non farsi scoraggiare da inciampi burocratici, da dinieghi amministrativi ed ugualmente non si lasci distrarre dalle sirene non bastiste. Quelle che ad ogni proposta oppongono il miraggio di qualcosa di più grande, di più appariscente, di più allettante. Con il risultato di svalorizzare l’iniziativa intrapresa che finisce così nella serie delle occasioni mancate. 

Questa volta i non bastisti e le prefiche hanno perso. E così adesso il maxi manifesto campeggia sulla facciata del Giglio e reca il saluto al maestro Zubin Metha che viene a dirigere un grande concerto pucciniano con l’Orchestra della Scala. 

Il presidente Veronesi può essere soddisfatto delle iniziative che coprono i prossimi mesi autunnali e vedranno arrivare a Lucca orchestre di calibro internazionale. Così come giustamente ha esultato per il successo della serata dedicata alle eroine pucciniane che ha richiamato oltre 2000 persone a Torre del Lago per seguire lo spettacolo che vedeva come protagonista Giancarlo Giannini. 

E da augurarsi che anche all’interno del rissoso Comitato delle Celebrazioni si prenda finalmente atto che la ricorrenza centenaria è un’occasione unica e irripetibile che non deve essere sacrificata per rimediare a declinanti fortune politiche come non deve essere rovinata dai logorroici personalismi che si trascinano da una riunione all’altra del Comitato.

Il 2023 è quasi finito. L’anno del Centenario, il 2024, esige un programma di alto livello, vasto e articolato su più direzioni: il Maestro che ci guarda dalla facciata del Giglio lo pretende, lo merita, lo attende. 

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3 Commenti

  1. Finalmente, abbiamo il manifesto collocato al posto giusto, che comunica alla città di Lucca, che nel 2024 sarà il centenario del Maestro Giacomo Puccini. Anno in cui la città sarà al centro dell’attenzione con eventi dedicati al concittadino lucchese Puccini.

  2. Bene per il manifesto ci mancherebbe altro. Ma Lucca dovrebbe sempre onorare Giacomo Puccini , non solo nell’anno del centenario ed essere sommamente fiera di avergli dato i natali.
    Penso che in ogni angolo di strada e in ogni piazza, come succede a Parma per Giuseppe Verdi, ci dovrebbe essere un’immagine del grande Maestro. Tutto dovrebbe parlare a Lucca di questo grandissimo compositore che tutto il mondo ama ed onora.

  3. personalmente adrei oltre i manifesti del maestroi,che sono benvenuti,ma aggiungerei in ogni angolo del centro storico, degli altoparlanti che per qualche ora della giornata diffondano le melodie più belle delle sue opere

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