Iniziati i lavori per completare l’anello pedonale attorno alle Mura, ma che ne sarà del ‘verde’ intorno?

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Si è aperto il 14 marzo il cantiere per completare l’anello pedonale attorno alle Mura. Il tratto interessato è quello compreso fra Porta Elisa e Porta Santa Maria e fra Porta Santa Maria e Porta San Donato. I lavori hanno un costo totale di 890mila euro.

Il progetto prevede la realizzazione di una pista in asfalto natura perfettamente in linea con quella già esistente negli atri tratti dell’anello. Tutto il percorso avrà un bordo in lamiera metallica, a raso con la superficie pavimentata e le porzioni di marciapiede adiacenti resteranno in ghiaia. Il tutto per creare “una sorta di circonvallazione esclusivamente dedicata alla mobilità dolce e praticabile da tutti – dichiara il candidato sindaco Francesco Raspini – anche dalle mamme con i passeggini e dalle persone con ridotta mobilità”.

Che ne sarà del verde intorno? La preoccupazione dei cittadini però è sempre la stessa: la salvaguardia del verde. Il taglio degli alberi infatti, e la mancata piantumazione di alcuni, ha raccolto molte proteste negli ultimi anni. I lavori di scavo infatti potrebbero, come già successo, indebolire le radici delle piante vicine e renderle più deboli, quindi a rischio caduta, durante gli anni. Un intervento arriva anche dal gruppo Italia Nostra per la tutela del doppio filare di alberi nel tratto (interessato dai lavori), che da Porta Santa Maria arriva a Porta San Donato: “Il tratto interno di circonvallazione che da Porta Santa Maria arriva fino a Porta San Donato presenta un meraviglioso doppio filare di alberi che rappresenta un ‘unicum’ arboreo di questa città ed è rimasto l’unico tratto di doppio filare su tutto il perimetro degli spalti delle mura. Si protegga questo importante ‘elemento’ – il doppio filare di alberi – di indubbio valore, non solo ambientale”.

Il candidato sindaco Francesco Raspini però assicura che il progetto “è stato curato nei dettagli per fare in modo che l’opera possa essere inserita in questo contesto senza arrecare danno alle alberature presenti: in particolare è prevista una pavimentazione di spessore contenuto che consentirà di asportare poco terreno e, laddove sarà necessario, saranno effettuati scavi manuali anziché a macchina, in modo da tutelare al meglio le radici delle piante”. Nessun albero quindi, a quanto pare, sarà ‘sacrificato’ per i lavori. Non resta che fidarsi anche se, in clima di campagna elettorale, tra fatti e promesse è difficile distinguere.

Inoltre sono previste nuove piantumazioni per riqualificare il patrimonio arboreo. Partecipando al bando Toscana Carbon Natural (2020) il Comune di Lucca ha, com’è noto, ottenuto i fondi per la piantumazione di 898 alberi. L’obiettivo, se pur a rilento anche a causa della pandemia, è sempre quello di abbattere le emissioni di anidride carbonica visto anche che, secondo la classifica di Legambiente, Lucca per qualità dell’aria ed ecosostenibilità si classifica al 25esimo posto su 105 province perdendo posizioni rispetto agli anni precedenti. Il progetto esecutivo di forestazione urbana, che prevede anche la riqualificazione di via Matteo Civitali (sul lato est) ha il costo di 580mila euro, di cui 180mila euro a carico del Comune. Nel frattempo sono iniziate il 15 marzo le prime piantumazioni in Corso Garibaldi per sostituire gli esemplari che nel corso degli anni si sono ammalati e sono stati quindi potati.

Una campagna elettorale che passa anche dal ‘verde’ quindi quella del candidato del PD, portavoce anche del progetto (ancora molto discusso) dei Corridoi ecologici. Efficacia a parte, rimane solo da chiedersi se un intervento così ampio sarà effettivamente portato a termine. Il tempo delle elezioni stringe e la corsa è solo all’inizio, ma ‘il bello’ viene sempre dopo.

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