“Mi scambiarono in culla con un altro bambino, ma mia madre se ne accorse”, lo sto cercando. Sono nato il 17 maggio del 1966

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Quando è nato, il 17 maggio del 1966, alla clinica di Santa Zita, è stato scambiato in culla con un altro bambino, nato la stessa sera o forse alle prime ore del giorno successivo. Fu sua mamma ad accorgersene, poco dopo il parto, sicura che quello che aveva fra le braccia non fosse suo figlio. L’infermiera confermò l’errore e, dopo tutte le scuse del caso, scambiò di nuovo i bambini restituendo Roberto Conti (in arte Berto Monti) alla sua vera mamma.

Vorrei ritrovare quel bambino – dice Robertoperché sarei curioso di conoscere la vita che mi sarebbe spettata se mia mamma non si fosse accorta dell’errore e avesse quindi portato a casa il bambino sbagliato. Oggi sono un video-maker e un regista, ma mi piacerebbe scoprire chi sarebbe stata mia madre, chi mio padre, dove avrei vissuto, che cosa avrei dovuto affrontare. So, oltre alla data di nascita, che lui dovrebbe essere cresciuto con la sua famiglia a San Cassiano. Sua mamma era nella stessa sala pre-parto della mia, si sono conosciute ma dopo quel giorno non si sono più viste. Non sono sicuro che anche lui sia a conoscenza di questa storia, ma mi piacerebbe comunque provare a cercarlo e lasciare un annuncio”.



Mi ricordo la signora bionda che era nel letto accanto al mio – dice la mamma di Roberto -, scambiammo qualche parola e mi disse che era di San Pietro a Vico. Quando mio figlio è nato, essendo stato un parto indotto, aveva una pelle molto liscia, un aspetto rilassato. Quando mi portarono il bambino in camera, mentre lo tenevo in braccio, ho capito subito che non era lui. Ho chiesto all’infermiera, che ha confermato i miei dubbi. Se non me ne fossi accorta sarebbe stata una tragedia. Io ho partorito tra le 22 e le 23, la signora non lo so. Forse quella stessa sera o subito durante le prime ora del mattino”.

Roberto Conti sta quindi cercando un uomo della sua stessa età, nato a Santa Zita il 17 (o il 18) maggio del 1966, che ha vissuto a San Cassiano. Ha già divulgato le informazioni sui vari gruppi ‘lucchesi’. “Per una chiaccherata e qualche risata – dice -, vorrei ritrovarlo“.

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