Ex Manifattura e la coerenza del Pd: il progetto definitivo prevede il taglio degli alberi ai Caduti nel Parco della Rimembranza

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Continuano le sorprese sulla vicenda Ex Manifattura che si sta rivelando ormai come un generico caos nel quale i ruoli si invertono e le notizie rimbalzano come mine.

Tornando ai fatti: c’è un progetto esecutivo, un progetto che non dovrebbe neppure esistere e un’Amministrazione che – nonostante si sia affrettata a convocare un Consiglio straordinario sul tema – ancora tace. Un progetto che sembrerebbe quindi tenuto dietro ai paraventi dell’omertà e che fa inevitabilmente cadere anche la maschera ambientalista di una sinistra che sembra aver perso i suoi principi.

Analizzando le carte, infatti, – grazie anche ai tecnici del Coordinamento Salviamo la Manifattura – si evince una novità sconvolgente. Paragonando infatti la piantina relativa alla situazione attuale di Piazzale Verdi, che è oggetto del project financing, a quella del progetto definitivo ideato da Coima e realizzato da Rocco&Puccetti, si può ben vedere che il Parco della Rimembranza sarà privato di alcuni alberi che – nero su bianco sul progetto – verranno tagliati, per poi essere ripiantati.
La zona interessata è quella dove oggi è presente la stazione degli autobus, che verrà successivamente spostata.

Il Parco della Rimembranza, deciso nel 1922 e realizzato tra il 1923 e il 1928, ha acquistato nel tempo un ruolo importantissimo nella struttura urbana, motivo per cui viene considerato dai lucchesi il luogo del ricordo e della celebrazione dei Caduti della Grande Guerra.
In totale verranno tagliati 34 alberi, tra Piazza Cittadella e Piazzale Verdi, ma quelli situati nel Parco della Rimembranza sono numerati e rappresentano simbolicamente i Caduti.
Già un progetto in passato aveva messo in discussione l’esistenza del Parco della Rimembranza quando, nell’ottica della realizzazione di un anfiteatro musicale, all’interno del PIUSS, era stata appoggiata l’idea di radere al suolo tutto il patrimonio arboreo: progetto che, a suo tempo, fu bloccato proprio in nome della storia della nostra città.

Gli alberi e le piante in questione sono infatti soggette a vincolo diretto, imposto dalla Soprintendenza: possiamo anche comprendere l’impossibilità di Coima nel sapere l’importanza e il valore, sia storico che culturale, di quella Piazza per la nostra città, ma ci saremmo forse aspettati un maggior occhio di riguardo da parte di chi, invece, il nostro passato è tenuto a conoscerlo bene.

Interessante poi il fatto che la maggioranza, in particolare “Sinistra Con”, abbia lanciato un incontro, previsto per domani 25 marzo, proprio sul tema degli alberi e della manutenzione del verde. “Cosa è stato fatto in questi anni a Lucca sul tema degli alberi e della manutenzione del verde?”, “E soprattutto, cosa si può migliorare per il futuro della città?”, così recita la nota che anticipa l’incontro: ecco la solita incoerenza di una fazione politica che troppo spesso sembra perdersi dietro a post di facciata riguardanti le tematiche ambientali mondiali, ma allo stesso tempo apre le porte a un progetto dal quale avrebbe assolutamente dovuto tenere le distanze. Ed è così che si vedono consiglieri comunali ed esponenti politici andare dietro al tema ambientalista a intermittenza: un giorno viene data la massima fiducia – e i finanziamenti – ad iniziative volte al sostegno, alla promozione e alla sensibilizzazione del tema green e il giorno dopo si permette, senza nemmeno comunicarlo, di eliminare parte del patrimonio arboreo che rappresenta, inoltre, la storia della nostra città. A tal proposito, infatti, ci piacerebbe sapere cosa ne pensano le associazione attive, come Talea che da un anno è in prima linea e protagonista sul tema.

Ancora una volta ci troviamo quindi di fronte a un’assenza di comunicazione e di trasparenza, ad un Pd che della coerenza aveva fatto il suo valore cardine ma che, adesso, resta soltanto un vago ricordo, a un progetto che non dovrebbe nemmeno esistere ma che di fatto mina non solo il presente e il futuro di Lucca, ma anche quel passato di cui tutti dovremmo andarne fieri, soprattutto le istituzioni.

Bianca Leonardi
Bianca Leonardi
Classe 1992, Lucca. Una laurea in giornalismo e tanta voglia di dar voce a chi troppo spesso resta in silenzio. Lavoro da anni nella comunicazione e nell'organizzazione di eventi, saltando tra musica, teatro e intrattenimento. Perché "Lo Schermo"? Perché siamo giovani, curiosi e affamati di futuro.

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