Mancano 55 giorni alla “Festa grande dell’Arcidiocesi” che in questo anno giubilare acquista un doppio significato, coincidendo con la restituzione al culto del Volto Santo. È notizia di ieri, data dal rettore della chiesa cattedrale, mons. Marco Gragnani, che da oggi il telo del laboratorio di restauro resterà chiuso fino alla grande festa del 13 e 14 settembre prossimi.
In realtà questa che si apre oggi è una settimana decisiva. È terminato, infatti, il risanamento delle parti lignee danneggiate o fragili sia della croce che del Cristo con una metodologia che ha consentito, tramite l’inserimento di piccoli tasselli lignei, di ridare continuità materica al manufatto garantendo, con un intervento minimo, una maggior omogeneità e tenuta anche alle sollecitazioni del legno. In funzione della ricollocazione del Cristo sulla croce è stato messo a punto un sistema di sostegno progettato per rendere più stabile l’unione tra Crocifisso e croce in rinforzo dei perni originali, che saranno mantenuti nella loro integrità. Completata anche la rimozione degli ultimi residui dello strato superficiale scuro che ricopriva interamente la scultura, riportando alla luce la cromia che l’ha caratterizzata nei secoli passati, e la messa a punto della metodologia per l’integrazione pittorica delle piccole lacune di colore.

In questa settimana la croce e il Cristo torneranno uniti nella posizione eretta, dunque si inizieranno, rigorosamente a porte chiuse del laboratorio, i preparativi in vista della solenne restituzione al culto.
Tre le date già fissate. L’11 settembre prossimo, giovedì, sarà convocata una conferenza stampa internazionale per presentare il grande restauro che era iniziato nell’autunno 2022. Saranno a Lucca giornalisti, fotografi e cameramen di molte nazioni. Sarà la prima occasione di vedere il rinnovato Volto Santo. Venerdì 12 settembre la chiesa cattedrale resterà chiusa per preparare i grandi eventi dei due giorni successivi.
Sabato 13 settembre, al mattino, ci sarà una solenne celebrazione con la benedizione del Volto Santo, con canti e preghiere legate alla Santa Croce. Poi al tramonto, dopo i “Primi Vespri” ci sarà dalle ore 20,00 la tradizione processione della Luminara di Santa Croce da San Frediano a San Martino. All’arrivo nella cattedrale di San Martino, omaggio al Volto Santo, che sarà visibile all’interno del laboratorio di restauro ma senza barriere di vetro o plexiglass. Poi in piazza ci sarà una breve allocuzione dell’arcivescovo, mons. Paolo Giulietti, infine il tradizionale Mottettone si terrà all’altare maggiore, dunque all’interno della chiesa cattedrale.
Domenica 14 settembre – festa della Esaltazione della Santa Croce nella Chiesa Cattedrale alle ore 9,00 S. Messa, alle ore 10,30 Solenne Concelebrazione Eucaristica, presieduta da mons. arcivescovo, con i Canonici della cattedrale, i vicari delle Zone pastorali e i presbiteri diocesani e religiosi. Alle 17,00 celebrazione dei “Secondi Vespri” dove sono invitati a partecipare fedeli e presbiteri. Infine alle ore 18,00: S. Messa.
Ormai da alcuni giorni la Diocesi, su impulso dell’arcivescovo Giulietti, sta lavorando per rilanciare la “Festa Grande” di Lucca in questo Anno Santo. La sfida si annuncia impegnativa anche se appare improbabile riportare le “immense folle devote” registrate dai cronisti nel settembre 1882 (undicesimo centenario del Volto Santo), nel 1932 (ventitreesimo cinquantenario della venuta a Lucca dell’Immagine del Volto Santo) oppure nel settembre 1982 (dodicesimo centenario del Volto Santo).

Nelle precedenti occasioni storiche le Notificazioni degli arcivescovi dell’epoca, unite alla piena collaborazione delle autorità civili e militari, consentirono di confermare le nobili tradizioni lucchesi e la religiosità del suo popolo.
Le precise norme per far riuscire veramente solenni e devote le celebrazioni del 13 e 14 settembre si sono progressivamente dimenticate. Cento anni fa il sindaco di Lucca invitava, ogni anno, le autorità a presenziare alla Processione del 13 settembre e al Pontificale solenne del 14 settembre vestendo per le autorità militari “la grande uniforme” e per le autorità civili “possibilmente redingote e cilindro, fregiandosi delle decorazioni civili, militari e cavalleresche possedute”. Altri tempi.
Le più recenti indicazioni date dal Comune di Lucca e della Arcidiocesi (deliberazioni numero 290 del 26 maggio 2009 e numero 200 del 21 luglio 2015 della Giunta Comunale di Lucca) sembrano aver perso valore anno dopo anno.
Il tema del Giubileo 2025: «Pellegrini di speranza» si lega senza dubbio al pellegrinaggio alla chiesa cattedrale che è il segno preciso della processione della luminara del 13 settembre. Il pellegrinaggio esprime un elemento fondamentale di ogni evento giubilare, come aveva detto Papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo Ordinario dell’Anno 2025. «Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita. Il pellegrinaggio a piedi favorisce molto la riscoperta del valore del silenzio, della fatica, dell’essenzialità. Anche i pellegrini di speranza non mancheranno di percorrere vie antiche e moderne per vivere intensamente l’esperienza giubilare». Valori che non sembrano permeare la nostra società.

Eppure il tema del «mettersi in cammino» e dunque dei «cammini» è tornato di attualità con il progetto diocesano “Geografie Sacre. Pellegrini della Conoscenza” che dalla primavera scorsa ha proposto già una decina di eventi culminati a fine luglio nel percorso da Lucca a San Pellegrino in Alpe, che ha ripercorso anche un tratto della «Via Matildica», si è aperto al territorio della Diocesi di Lucca e alle tante chiese che custodiscono le opere dell’artista Matteo Civitali (Lucca, 1436 – Lucca, 1502), nell’esatta collocazione per cui sono state create, riportandoci ad un’idea di “museo diffuso” che crediamo particolarmente adatta e appropriata alla nostra realtà territoriale.
L’appuntamento del 13 settembre 2025 sarà caratterizzato dalla prima volta in cui sarà visibile il Volto Santo con la nuova colorazione di cui molto si è discusso nei mesi scorsi.