Confartigianato sulla Ex Manifattura: “Serve un progetto che preveda un mix di funzioni, fondamentale un grande parcheggio”

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Confartigianato relativo alla riqualificazione della Ex manifattura Tabacchi. L’Associazione di categoria torna a chiedere modifiche sulla previsione di recupero di Coima e Fondazione, e invita il Comune a indicare le priorità  per un vero rilancio del centro storico. 

In relazione al dibattito sul futuro della Manifattura Tabacchi, Confartigianato Lucca auspica che si cominci, finalmente, a ragionare di contenuti e che se ci sono progetti alternativi a quelli presentati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca con la società  COIMA, che vengano messi a disposizione e fatti visionare”. Lo sostiene l’associazione di categoria in una nota. “Senza entrare nel merito delle idee, ci pare interessante prevedere un mix di funzioni che riportino i lucchesi a frequentare il centro storico  – “ dichiara Confartigianato -. E’ quello che serve alla crisi che ha colpito, nell’ultimo ventennio,  “il salotto buono della città”, che ha visto uffici che si sono trasferiti fuori in periferia, e molte botteghe artigiane che hanno chiuso per la mancanza di una prospettiva complessiva per un loro futuro sviluppo visto anche l’estendersi della ZTL, cosa che continua, anche ora, con il nuovo piano della sosta che penalizzerà , con il senso unico in Via Elisa ed il varco all’incrocio tra Via Elisa e Via S. Chiara, la zona est della città  da sempre quella più  trascurata e impoverita di attività .

Il progetto presentato da Coima e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che inizialmente ci aveva tanto entusiasmato, prevede però da quanto é stato detto anche dai diretti interessati,  la realizzazione di tanti,  troppi appartamenti, a discapito del numero dei posti auto, di cui c’è  “bisogno come il pane”. Confartigianato sottolinea come la Manifattura sia l’ultimo grande contenitore utilizzabile per ricavare stalli per le auto quindi ciò che viene fatto, va realizzato pensando ad una riqualificazione di tutta l’area circostante. “Ci sono forze politiche che sostengono l’importanza, oltre al rientro di alcuni funzioni, come quella rappresentata dall’Agenzia delle Entrate ed anche di alcune scuole – spiega ancora l’Associazione – in modo da rivitalizzare una zona che, nel corso degli anni, ha perso di attrattiva sia per le botteghe artigiane che per quelle commerciali, visto il degrado, diffuso, in questa area della città.

Forse una pluralità  di funzioni, contenendo il numero dei nuovi appartamenti, potrebbe veramente rappresentare un modo più incisivo per rendere di nuovo appetibile questa area che con il trasferimento della Manifattura Tabacchi fuori le mura urbane, ha visto anche la chiusura di tanti esercizi artigianali e commerciali.

Non chiediamo uno stravolgimento del progetto Coima-Fondazione CRLucca, ma solo che anche il Comune si esprima su ciò che é necessario e compatibile con la riqualificazione di questa zona, magari ascoltando anche le categorie economiche“.

Conclude Confartigianato: “Il ruolo della Fondazione CRLucca é¨ fondamentale per la realizzazione di un simile intervento in tutti i sensi e non saremo certo noi a voler sminuire l’opera svolta dall’Ente nel corso di tutti questi anni per la città : basti pensare al recupero del S. Francesco, alla Fondazione Ragghianti, al S. Romano eccetera. Siamo sicuri che là  dove interviene la Fondazione CRLucca, le cose vengono fatte bene e in tempi certi.

Riguardo alla Manifattura Tabacchi ha già  il merito di aver presentato un progetto, ma sono necessarie alcune modifiche e, consentiteci di ribadire che l’Amministrazione Comunale deve avere una voce in capitolo importante, individuando quali sono le priorità  e le reali esigenze di una città  che vuol sì stare al passo con i tempi, ma anche viva per la presenza di persone che ci lavorano, che acquistano, che consumano che fanno lavorare le aziende del Centro Storico e non vi entrano solo la sera per fare ritorno a casa“.

Bianca Leonardi
Bianca Leonardi
Classe 1992, Lucca. Una laurea in giornalismo e tanta voglia di dar voce a chi troppo spesso resta in silenzio. Lavoro da anni nella comunicazione e nell'organizzazione di eventi, saltando tra musica, teatro e intrattenimento. Perché "Lo Schermo"? Perché siamo giovani, curiosi e affamati di futuro.

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