“Cittadini, fate capire che siete stufi dei soliti giochini”. Paolo Pescucci, candidato 5 Stelle, e il suo programma per le regionali

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Prosegue l’approfondimento dei programmi politici dei candidati alle regionali, in quanto le elezioni si avvicinano. È la volta questa di Paolo Pescucci, candidato del Movimento 5 Stelle per la circoscrizione di Lucca. Sanità pubblica rafforzata, semplificazione delle procedure lavorative ma anche progetti sulla riduzione dell’inquinamento e sulla creazione di nuove e innovative forme di comunicazione: questi sono solo alcuni del programma del candidato 5 Stelle. Un programma ambizioso in cui si presuppone un depotenziamento delle Regioni che, come la pandemia ha dimostrato, rallentano alcuni procedimenti che devono per forza di cose essere snelli, soprattutto in una città come Lucca.

In caso di sua elezione, quali istanze del territorio porterà in Regione e in che cosa consiste il suo programma?
La risposta a questa domanda richiederebbe varie pagine, un programma per 5 anni di attività per un territorio così vasto e variegato è una cosa molto seria, che ho nel cassetto, che sarà in continua evoluzione, ma per adesso mi devo limitare ad alcuni punti. Ad esempio nel 2017 fui il primo a parlare di declassamento della bretella, adesso è una richiesta appoggiata da molti politici e dal voto di due consigli comunali. Sicuramente mi batterò per una sanità pubblica rafforzata, per un Campo di Marte a Lucca ed un Ospedale Versilia che tornino in piena efficienza e con personale adeguato. Basta con liste di attesa, superticket e necessità di ricorrere al privato. Mi batterò per il lavoro, occorre semplificare le procedure, la burocrazia è la peggior nemica del lavoro. Ci vogliono le strutture come le dorsali telematiche ultra veloci, la connettività estesa a tutto il territorio, che potrà ridurre anche i problemi di inquinamento ambientale, grazie allo sviluppo di smart working e forme innovative di comunicazione. Questo potrà essere il terreno su cui sviluppare star-up e industria 4.0. Altri punti sono nel proseguo dell’intervista. Vorrei poter rappresentare un riferimento per i cittadini del territorio, che mi troveranno aperto e pronto ad ascoltare le loro idee, le loro istanze sociali e culturali.

Nel suo programma parla di riduzione costi della politica: un impegno del 2015 nel ridurre, oltre alla richiesta del Movimento 5 stelle, lo stipendio da consigliere. Lei sostiene che lo stipendio che eccede 1800 euro netti verrà devoluto ad impieghi che verranno concordati con il movimento. E’ davvero realizzabile?
Basta averne la volontà, si prende lo stipendio netto, già tolta la parte che va al M5S, e la parte che eccede i 1800€ si mette mese su mese su un conto corrente dal quale di volta in volta attingere per iniziative sul territorio, concordate con i gruppi M5S locali.

Lei sostiene che serva un concorso di idee per rilanciare Lucca, in cosa deve migliorare la nostra città?
Lucca è meravigliosa, piena di angoli che accendono la curiosità di una mente attenta. Mente che però non può non vedere la sporcizia causata da approssimate modalità di raccolta rifiuti. Mente che nota le decine di edifici, scatole vuote, milioni spesi in ristrutturazioni per farne ricettacolo di ragnatele, feste private ed ogni tanto qualche rarissimo evento, e parliamo del pre Covid.
Cito qualche esempio: il complesso di san Romano, La cavallerizza, il mercato del Carmine, La casa del Boia, soldi spesi ma risultati molto modesti. Poi vediamo il mercato di Pulia, ottima base per costruire quell’arena per concerti ed eventi che da anni va sempre più in malora. Vediamo un ex-manifattura sud dove si vorrebbe imporre un progetto, con tempi ricattatori, che appare una grossa speculazione ed un sicuro vantaggio per il privato. Tutto questo senza una seria discussione con i cittadini, a colpi di maggioranza.
Il concorso di idee internazionale dovrebbe disegnare un futuro a lungo termine per una Lucca serena, verde e smart. Deve migliorare la qualità di vita, l’accessibilità, l’inquinamento ambientale, sono obbiettivi complessi da raggiungere ed occorrono menti e progetti aperti e di ampio respiro. Ritengo che nel mondo vi siano molti architetti, urbanisti innamorati della nostra città che sarebbero onorati di dare un contributo, poi certo l’ultima parola spetta ai lucchesi ed alla loro secolare saggezza ed indipendenza, loro devono aver modo di pronunciarsi sul futuro della città, anche attraverso la partecipazione diretta a mezzo di un referendum.

Per quanto riguarda alcune problematiche della nostra città si parla molto dei treni. I cittadini lucchesi sono oggettivamente lontani dal capoluogo, in quanto il treno Lucca-Firenze impiega 1h e 50min, poco meno di quanto impiegava 75 anni fa, per non parlare dei tantissimi punti strategici della nostra regione che sono difficilmente raggiungibili. Era a conoscenza di questa cosa?
Se la sentirebbe di prendersi un impegno formale per cercare di migliorare questa situazione?

Purtroppo è una situazione che conosco molto bene, mi interesso di treni e direi che il nostro territorio ha bisogno di una cura del ferro. Mi spiego, il raddoppio della linea Firenze-Viareggio deve essere totale, i tecnici devono trovare le soluzioni adatte per il pezzo critico intorno a Montecatini, ma se non facciamo un raddoppio totale sarà difficile ridurre adeguatamente i tempi di percorrenza. Il comune di Lucca sono anni che parla e progetta di trasformare la tratta ferroviaria Ponte a Moriano -Montuolo in moderna metropolitana di superficie con varie stazioni di scambio, ma non si è andati oltre gli annunci. Ugualmente per la riduzione del traffico su gomma, le aziende di piana di Lucca e Garfagnana avrebbero bisogno di un collegamento ferroviario rapido con il porto di Livorno, realizzabile collegando gli scali merci di Tassignano e Diecimo con un ripristino di gran parte della vecchia Lucca-Pontedera che si prolunga poi fino all’interporto di Livorno a Guasticce, questo migliorerebbe anche il traffico sul nodo ferroviario di Pisa. Questo ripristino andrebbe in parallelo alla realizzazione della famosa “greenway”, ciclopedonale anch’essa, promessa ad ogni elezione. Poi ci sarebbero anche la possibilità alcune di linee di tram che potrebbero collegare rapidamente il territorio, con infrastrutture ridotte al minimo, la tecnica si evolve e bisogna essere rapidi a coglierne i frutti. La cura del Ferro, aiuterebbe molto anche l’annoso problema dell’inquinamento da PM10 e 2,5.

Perché, secondo lei, ad oggi, il Movimento 5 Stelle è in caduta libera?
Più che in caduta libera si è riassestato sui livelli precedenti l’exploit del 2018, quando, sulla scia di una possibilità di rovesciare gli equilibri ed andare al governo con la maggioranza assoluta, i cittadini ci avevano dato una grossa spinta. Purtroppo alla maggioranza assoluta non siamo giunti ed i governi in coalizione ci hanno logorato e riportato a quel voto ragionato e non di sola protesta.

Che ruolo può avere il Movimento 5 Stelle in queste elezioni visto che a livello nazionale c’è stato un forte calo?
Solo noi possiamo rappresentare un’alternativa credibile, puntiamo al governo della Toscana. Irene Galletti si è impegnata a non fare alleanze né con Giani, né con la Ceccardi. La legislatura che si è chiusa con un accordo Lega-Pd per impedire la ripubblicizzazione dell’acqua in Toscana, è evidente che Pd e Lega sono in accordo sulle scelte strategico-economica, esempi il consumo di territorio (massacro del Parco delle Apuane, Amiata), il sabotaggio della legge Marson sul paesaggio, le grandi opere (ampliamento dell’aeroporto di Firenze, assi viari a Lucca), gli inceneritori, la privatizzazione crescente della sanità e il project financing.

Come reagirà la Toscana?
Noi crediamo nei cittadini toscani ed in quelli del territorio lucchese e versiliese in particolare. Crediamo nei tanti cittadini dei comitati, delle associazioni ambientaliste che si battono per una politica realmente condivisa con i cittadini, non con le riunioni specchietto, dove si fa parlare la gente, ma poi si accetta solo quello che è in linea con ciò che si voleva fare. I Toscani, i Lucchesi, non possono tollerare abbattimenti di alberi senza logica e non concordati, non possono tollerare progetti calati dall’alto ed imposti alla città solo perché ci sono i soldi da spendere o si vuol favorire la speculazione, quei cittadini hanno nelle regionali un’occasione per dire NO ai candidati regionali che appoggiano Giani, erede di quelle nefaste politiche che da decenni caratterizzano la regione. Per le regionali fate capire che siete stufi dei soliti giochini.

Secondo lei, in vista di queste elezioni, quali novità politiche e amministrative si aspettano i cittadini lucchesi dal Movimento 5 Stelle?
Credo che i cittadini si aspettino un governo regionale diverso, molto più vicino a loro, molto più lungimirante.
Personalmente sarei per un depotenziamento del ruolo regionale, l’esperienza del Covid-19 ci ha evidenziato che spesso le regioni sono un doppione che rallenta le decisioni e le rende disomogenee sul territorio nazionale. Vorrei una regione molto più snella, visto che anche delle provincie non si vede la fine. Si è iniziato un percorso, ma siamo rimasti a metà. Occorre che il governo trovi la quadra per una riforma razionale e moderna dei ruoli del Governo Centrale, Regioni, Provincie abolendo definitivamente e riducendo ciò che non è razionale e allunga i tempi della burocrazia.

Bianca Leonardi
Bianca Leonardi
Classe 1992, Lucca. Una laurea in giornalismo e tanta voglia di dar voce a chi troppo spesso resta in silenzio. Lavoro da anni nella comunicazione e nell'organizzazione di eventi, saltando tra musica, teatro e intrattenimento. Perché "Lo Schermo"? Perché siamo giovani, curiosi e affamati di futuro.

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