Vincono il concorso ma per loro niente cattedra, i docenti lucchesi: “Esclusi dal bando, aiutateci”

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Su Facebook il gruppo si chiama Graduatoria di merito idonei infanzia-primaria concorso 2022 e in circa venti giorni ha raggiunto 8mila iscritti. Sono tutti insegnanti precari, anche dopo un regolare concorso pubblico a cattedra selettivo. L’amministratrice è una docente lucchese, Francesca De Martin, che in questi giorni ha anche inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a nome di chi, come lei, nonostante l’idoneità ottenuta con il superamento delle prove, è ancora senza cattedra fissa.

Il concorso selettivo a cattedra infanzia-primaria era stato indetto nella primavera del 2020 e sbloccato poi, anche causa pandemia, a dicembre 2021. Gli insegnanti che hanno vinto il concorso però, non rientrano nei posti messi a bando e la loro posizione è dunque ancora precaria.

Chiediamo – dice Francesca De Martin (che ha inviato anche un suo contributo su Orizzonte scuola)–, io insieme ad altre colleghe e colleghi, come già successo nel 2018 dopo il concorso straordinario selettivo, che venga istituita la graduatoria di merito per tutti gli idonei, quindi per tutti noi che abbiamo superato il concorso regolarmente sia nella parte scritta che in quella orale. E’ quello che ci spetta in qualità di vincitori di un concorso pubblico”.

Invisibili per lo Stato, ma anche per la politica locale, alla fine gli effetti del precariato ricadono sugli alunni che tra un supplente e l’altro perdono i loro punti di riferimento: “stabilizzare tutti noi non significa soltanto restituirci quella dignità che la nostra generazione ha perso da troppi anni, ma significa – dice la docente De Martin – soprattutto mettere i bambini al centro rispettando i loro diritti, creando fiducia nel nostro ruolo e nella scuola”. L’appello dei docenti di Lucca si rivolge infatti anche ai genitori dei piccoli studenti, perché si uniscano a questa ‘battaglia’.

Sono ‘sul piede di guerra’ quindi gli insegnanti che attendono ancora il posto fisso nonostante l’idoneità. E mentre nelle scuole si continua a lamentare la mancanza di docenti, “nessuno ci ascolta, nessuno ci vede – dicono -, neppure i sindacati, nonostante stiamo cercando di dare più risalto possibile alla questione, prima di tutto per il bene dei bambini, ma anche perché non è giusto visto che il concorso lo abbiamo vinto”.

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