Raccolta fondi per disabili all’Esselunga di San Concordio: una truffa contro i più anziani

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Ancora una denuncia di truffa che arriva dai supermercati. E’ successo all’Esselunga di San Concordio venerdì scorso (13 gennaio) dove alcuni uomini avrebbero cercato di rubare dei soldi ad una signora anziana fingendosi volontari di un’associazione per disabili. L’accaduto è stato raccontato in un post su Facebook, ma ci sono state altre segnalazioni sia nella piana che in altre parti d’Italia.

Un ragazzo giovane, alto più o meno un metro e ottanta si sarebbe avvicinato alla signora più anziana che stava facendo la spesa. Parlando con i gesti e fingendosi quindi sordo-muto, le avrebbe chiesto di mettere la propria firma su un foglio in cui si parlava di una raccolta fondi destinati all’apertura di un centro per bambini disabili. La signora, come si legge anche nel post, avrebbe deciso di donare cinque euro. Sul foglio c’erano già altre tre firme.

Avendo nel portafoglio solo un pezzo da cinquanta euro, il ragazzo glielo avrebbe sfilato dalle mani e, sempre gesticolando, le avrebbe fatto intendere che sarebbe andato a cambiarli alla cassa. “Inizialmente è andato verso il suo complice – racconta la figlia che aveva accompagnato la madre anziana a fare la spesa -, che stava tentando di truffare altre due persone, poi ha provato a scappare attraversando le casse”. Lei lo avrebbe rincorso e lui si sarebbe giustificato lasciando intendere (sempre con i gesti) che stava solo cercando il cassiere per cambiare i soldi. A quel punto, su richiesta, il ragazzo avrebbe restituito i soldi alla signora mostrandosi perplesso e poi andandosene.

Abbiamo chiamato la sicurezza – si legge nel post su Facebook – ma non sappiamo se alla fine siano stati fermati oppure no. Fate attenzione a questo tipo di truffe, soprattutto le persone più anziane”.

Non solo nei supermercati, ma anche davanti agli ospedali, nei parcheggi; questa non è l’unica segnalazione ma anzi la truffa sarebbe all’ordine del giorno già da tempo: per lo più uomini, alcuni, oltre a far finta di essere sordo-muti, mostrano anche loghi falsi, timbri e cartellini anche se non hanno titoli per effettuare alcun tipo di raccolta. Nel mirino soprattutto gli anziani. Prima di fare un’eventuale donazione quindi è bene accertarsi, fare domande sull’associazione e chiamare le forse dell’ordine in caso si tratti appunto di un tentativo di truffa.

(foto da Google Maps)

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