Per il Caselli-Di Simo è questione di giorni

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La notizia è certa e viene direttamente dall’assessore Mia Pisano: i lavori di recupero del Caffe Caselli Di Simo partiranno entro febbraio. Giusto il tempo per definire i termini dell’accordo tra la proprietà e l’Amministrazione Comunale per poi procedere alle operazioni che porteranno alla attesa riapertura dell’antico caffe di via Fillungo.

Sempre dall’assessore è venuta conferma della sintonia stabilita con la proprietà che è dimostrata attiva partecipe del progetto della ripresa di attività dei locali per destinarli a luogo di arte e di cultura.

Impegno dell’Amministrazione sarà quello di tenere alto il livello delle iniziative che saranno ospitate dal caffe, dove si potranno svolgere esposizioni, incontri culturali, appuntamenti musicali. Tutti concentrati sul nome di Puccini che così avrà in Lucca uno spazio di facile accessibilità e di intensa suggestione.

Si dovrebbe partire con una mostra rievocativa del personaggio Alfredo Caselli, il “biondino di via Fillungo”, l’amico affettuoso di Puccini, Pascoli, di Libero Andreotti, di Domenico Ghiselli e di quella straordinaria generazione di artisti e letterati che fece vivere alla Lucca degli anni che dalla fine Ottocento giunsero alla prima guerra mondale una splendida stagione culturale.

Per la mostra dedicata ad Alfredo Caselli, per la bocca del suo presidente Alessandro Adami, ha già garantito la collaborazione la Fondazione Pascoli che metterà a disposizione lettere, fotografie e documenti che faranno conoscere la grande amicizia che legò Alfredo Caselli al poeta. Sarà questa l’occasione per ricordare l’opera e la figura del professor Felice Del Beccaro, che fu docente di Letteratura Italiana alla Sorbona, al quale si devono la riscoperta e la prima valorizzazione di Alfredo Caselli, consacrate nel volume Pascoli Lettere ad Alfredo Caselli pubblicato Mondadori nel 1968.

Seguiranno altre iniziative di quella levatura che si alterneranno ad altri appuntamenti per i quali l’assessore sta preparando il programma con l’intenzione di coinvolgervi istituzioni, associazioni e singoli che già si sono dichiarati interessati a dare il loro attivo e prezioso contributo.

Un’altra notizia che rende ancora più apprezzabili le intenzioni che muovono l’assessore Pisano riguarda le due vetrine che stanno in bella mostra sui fianchi della porta del Caffe. Il Caselli le adoperava per collocarvi le testimonianze dei successi del Maestro: i manifesti della rappresentazione delle sue opere nelle capitali d’Europa e nelle Americhe, le pagine dei giornali che ne riferivano i successi, in modo da far conoscere ai lucchesi, anche agli scettici ed agli ipercritici, che proliferavano la grande stima che circondava Puccini in tutto il mondo.

E così si ricomincia. Si riparte: la saracinesca verrà alzata entro febbraio. E quella mattina sarà una grande festa dell’orgoglio lucchese con tanto di banda e insegne municipali, il sindaco con la fascia, i rappresentanti istituzionali, il presidente del Centenario Pucciano Alberto Veronesi e la buona gente che in cuor suo tiene il ricordo del Maestro e non vedeva l’ora di ritrovarlo in via Fillungo. Per quel giorno “Lo Schermo” farà una speciale edizione dedicata all’avvenimento che, mi raccomando, dovrà essere onorata con un adeguato buffet. Il Maestro al buffet ci teneva.

Ancora una volta stiamo sereni e teniamoci pronti.

P.S. Mi corre l’obbligo di rimediare ad una ingiustificabile omissione nella quale sono incorso quando nell’articolo della passata settimana faceva i nomi di quanti avevano dato il loro sostegno alla mobilitazione pro Caselli Di Simo. In quell’elenco non avevo inserito il nome dell’amico Guglielmo Donati che per questa omissione si è garbatamente risentito: già che ci sono aggiungo anche Guglielmo Franchi che scalpita nell’attesa di varcare la soglia del recuperato Caselli Di Simo.

P.P.S. Con soddisfazione comunico che il Presidente del Banco Popolare, il dottor Antonello Tombiolo, mi ha invitato a illustrare ai membri del Consiglio di Amministrazione la “tormentata storia dei rapporti tra Lucca e Puccini”: e, per finire in bellezza, informo che è in corso di pubblicazione della nuova edizione del mio libretto dedicato ad Alfredo Caselli che uscirà nella collana “La città e la memoria” e conterrà una interessante messe di integrazioni. Questa nuova edizione è dedicata al ricordo dell’avvocato Piero Del Frate del quale quest’anno ricorrono i trenta anni dalla scomparsa.

Alla prossima settimana.

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4 Commenti

  1. Ci siamo Professore, Febbraio è arrivato e finalmente si alzerà dopo anni la saracinesca del caffè Di Simo. Sono sicuro che l’assessore Mia Pisano saprà gestire la qualità delle iniziative culturali che verranno fatte al suo interno. Mi associo alla proposta del Professor Sereni, che il giorno dell’ inaugurazione ci sia una grande festa e un importante buffet. Avanti così!

  2. le inaugurazioni sono belle cose ma senza una programmazione e un piano economico costi / ricavi la vita è molto breve.
    Aspettiamo un piano per evitare chiusure future
    E questo non è un commento che rema contro, anzi l’apertura e la nuova vita del Caffè lo vogliamo tutti

  3. Bene, siamo contenti che tutto proceda per il meglio. La ringrazio per quanto da Lei fatto per la riapertura del caffè Caselli – Di Simo.
    Personalmente sarei molto interessata a conoscere la “tormentata storia dei rapporti tra Lucca e Puccini”. Chiedo anche alla redazione se è possibile avere un articolo in merito su questa testata.

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