Italia campione d’Europa: ce lo meritiamo tutti

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L’impresa è compiuta. E il giorno dopo è ancora più bello.

La Nazionale Italiana, guidata dal CT Roberto Mancini, ha espugnato Wembley ai calci di rigore, al termine di una partita drammatica e indimenticabile contro una Inghilterra agguerrita e (fin troppo) sicura di poter vincere. La coppa dei Campioni di Europa, invece, torna finalmente in Italia. Mancava dal 1968: tanto, troppo tempo.

Il popolo italiano è in festa. Nelle case, nelle piazze, per le strade del Paese più bello del mondo. Tutti gioiscono. Tutti ne avevano bisogno. Noi più degli altri. Perché noi italiani di socialità e gioia ci nutriamo, perché per noi il primo approccio è sempre un sorriso. E il sorriso mancava da troppo tempo. Questa Nazionale ha unito tutti e riportato davvero la spensieratezza, anche solo per qualche ora, per qualche notte, per una estate che è già storia. E’ tornato il sorriso, quello sincero di una vittoria, di una gioia collettiva. La Nazionale che trionfa e gli italiani che possono far festa, finalmente, dopo tanta sofferenza. Un trionfo che va oltre il calcio. Una vittoria che vale di più, per infiniti motivi che tutti conosciamo fin troppo bene.

Se lo meritano i ragazzi di Mancini ed il suo staff meraviglioso. Un gruppo costruito con consapevolezza, guidato dalla passione e dai sogni ambiziosi (che portano sempre lontano).

Se lo merita Giovanni Di Lorenzo, orgoglio nostrano. Giocatore straripante e ragazzo umile, che cinque anni fa giocava in Serie C e che conosce bene il significato della parola ‘sacrificio’. Ha indossato la maglia della Lucchese e i nostri giovani devono sognare con lui. Un grande esempio per tutti.

Se lo meritano, uno ad uno, i 60 milioni di italiani che affollano la penisola. Perché un’esultanza sincera mancava da troppo tempo.

Se lo meritano i lucchesi, perché la festa che si è naturalmente creata tra le vie del centro storico e sulla circonvallazione è stata bellissima. Ha unito grandi e piccini, ha illuminato le nostre Mura con il bagliore della gioia. E negli uffici tutti perdoneranno qualche inevitabile ritardo di questa mattina.

Se lo meritano gli sportivi lucchesi e i tifosi della Lucchese, perché le delusioni sono state davvero troppe e non ci si deve mai abituare ad essere tristi.

Ce lo meritiamo tutti, per il senso di identità che abbiamo ritrovato. Perché è bello riconoscersi in una festa, in una gioia, in una notte magica. E’ bello voltarsi e vedere i concittadini, gli amici ed i propri cari felici. Anche solo per qualche momento. Il calcio, il gioco del calcio, può fare anche questo. Può andare oltre i suoi limiti. Oggi è un giorno bello.

Giacomo Bernardi
Giacomo Bernardi
Giornalista e professionista della comunicazione. Sguardo "dritto e aperto nel futuro", come cantava Pierangelo Bertoli, e sempre pronto a raccontare una nuova storia.

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