“Beffati e abbandonati”: la voce di un commerciante del Centro Storico sulle (mancate) luci di Natale

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Natale, il periodo più bello dell’anno: le case si decorano a festa, le persone si scambiano regali e le città si riempiono di luci. Più o meno. Già, perché a Lucca intere strade sia del Centro Storico che della prima periferia sono rimaste al buio, scatenando la rabbia e la delusione dei commercianti che in quelle zone hanno i propri negozi. Ma andiamo con ordine.

Da ormai molti anni, si parla letteralmente di decenni, ad ogni Natale gli esercenti della città, nella figura del CCN (Centro Commerciale Naturale) di Lucca, si occupano della luminaria, pagando di tasca propria le luci che decorano le strade. Un lavoro di squadra e coordinato, al solo scopo di abbellire la città e, certamente, attrarre una platea di clienti più ampia.

Quest’anno, però, l’Amministrazione Comunale si è proposta di occuparsi del progetto e prendersi carico delle spese. Un’iniziativa apprezzata dai commercianti, sebbene essi ne siano venuti a conoscenza solo leggendo la notizia sui giornali.

Arriviamo quindi a venerdì scorso, 26 novembre, quando le tanto attese luci sono state accese. Ma molte strade del Centro Storico e dei quartieri più prossimi alle Mura si siano ritrovate completamente al buio. 

Foto di Kelvin Balingit su Unsplash

ConfCommercio, attraverso un comunicato, ha manifestato il proprio disappunto per la vicenda, sottolineando come una simile distribuzione dell’illuminazione vada di fatto a dividere la città in zone di serie A e serie B. Alcune strade sono più importanti di altre e meritano di essere illuminate, il resto può anche rimanere al buio: questa l’interpretazione di molti negozianti.

“Quando il Comune si è offerto di pagare le luci di Natale, alcuni esercenti si sono insospettiti” – ci ha detto un commerciante (che preferisce restare anonimo) titolare di un negozio proprio in una delle strade non illuminate nella zona Sud del Centro Storico – “Finora siamo sempre stati coinvolti direttamente dal CCN: ogni anno abbiamo tutti contribuito alle decorazioni, compresi i titolari di attività stagionali chiuse durante l’inverno, come le gelaterie. Noi commercianti siamo reduci da un periodo di grandi sofferenze; quando abbiamo appreso la notizia dai giornali, abbiamo apprezzato l’iniziativa, ma adesso ci sentiamo beffati dal Comune. In questo modo hanno dato un brutto messaggio all’intera città”.

Bella l’idea, un po’ meno l’esecuzione, dice un vecchio andante. Ma ciò che viene rimproverato maggiormente è la totale assenza di comunicazione da parte sia dell’Amministrazione Comunale che di ConfCommercio. 

Non siamo stati coinvolti in alcun modo. Oltre a non essere stati avvertiti dell’iniziativa” – continua il commerciante intervistato – “ adesso sia io che altri negozianti stiamo chiedendo spiegazioni nonché una soluzione al Comune. Come sempre ci siamo rivolti a ConfCommercio, affinché facesse da intermediario. Nessuno, però, ci ha ancora risposto. In passato, per altre problematiche simili, siamo stati ascoltati e abbiamo ottenuto interventi rapidi, ma questa volta c’è un silenzio incomprensibile. Noi commercianti ci sentiamo soli, abbandonati”.

Cos’è, dunque, che vogliono adesso i commercianti rimasti al buio? 

“E’ molto semplice” – ha risposto – “ vogliamo vedere anche le nostre strade illuminate. Non avremmo avuto alcun problema a pagare noi l’illuminazione o contribuire, come ogni anno. Abbiamo dato fiducia al Comune, ma questo è il risultato. E ConfCommercio, lato suo, avrebbe dovuto assicurarsi fin dall’inizio che questa iniziativa venisse gestita al meglio. In questi ultimi giorni ho parlato con molti altri titolari di attività, gli animi sono molto caldi, siamo delusi e arrabbiati. Adesso vogliamo essere ascoltati, vogliamo risposte”.

Chiara Bini
Chiara Bini
Classe 1988, Lucchese per nascita e per passione. Giornalista ed esperta di marketing e comunicazione, amo raccontare storie e giocare con le parole. Profondamente curiosa, sono sempre in cerca di nuove realtà, prospettive e punti di vista. A “Lo Schermo” per andare oltre la notizia e scoprire qualcosa di più.

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