Appello della Coldiretti alla politica

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente appello della Coldiretti alla politica per dare risposte, in quessta campagna elettorale povera di contenuti, ad un settore importante dell’economica del nostro paese.

Si è letto ripetutamente negli ultimi giorni, anche su locandine di quotidiani locali, del rischio concreto della perdita di numerosi posti di lavoro nel settore dell’agricoltura. Sull’argomento è intervenuta la Coldiretti con un appello al mondo politico: “La campagna elettorale non fermi gli interventi necessari per garantire la sopravvivenza delle imprese agricole, gli investimenti per ridurre la dipendenza alimentare dall’estero e assicurare a imprese e cittadini la possibilità di produrre e consumare prodotti alimentari al giusto prezzo”. Lo sforzo di modernizzazione e la digitalizzazione dell’agricoltura italiana e dell’intero Paese non può fare a meno del Pnrr – e in coerenza con gli impegni, la prossima legge di bilancio dovrà sostenere il ruolo dell’agroalimentare nazionale, che oggi rappresenta il 25% del Pil ed è diventata la prima ricchezza del Paese, con misure per tutelare il reddito delle aziende agricole, anche a livello di tassazione. Al prossimo Governo, sottolinea il presidente nazionale Prandini, chiederemo un decreto legge urgentissimo.

Ma in questo momento storico particolare è necessario sostenere le famiglie e i consumi interni, e allora risulta fondamentale la riduzione del costo del lavoro in agricoltura con il taglio del cuneo fiscale girando la cifra direttamente in busta paga ai dipendenti garantendo loro una maggiore capacità di spesa. Sul fronte del lavoro e dell’occupazione è strategico superare al più presto i vincoli burocratici che rallentano l’assunzione dei lavoratori stagionali per salvare i raccolti sopravvissuti alla siccità dalla frutta alla verdura, dalle olive alla vendemmia.

Ai candidati alle prossime elezioni del 25 settembre la Coldiretti presenta cinque priorità, impegnandoli a realizzarle (non c’è più tempo per le promesse, servono i fatti): le elenchiamo.

EUROPA: NO AL NUTRISCORE, NO AL CIBO SINTETICO E NO AL MERCOSUR, SI ALL’ORIGINE IN ETICHETTA, SI ALLA SOSTENIBILITÀ E SI ALLA RICERCA

In Europa serve un netto NO contro il Nutriscore e i sistemi allarmistici di etichettatura a semaforo che alcuni Paesi stanno applicando su diversi alimenti sulla base dei contenuti in grassi, zuccheri o sale. Sistemi fuorvianti, discriminatori ed incompleti che finiscono paradossalmente per escludere dalla dieta alimenti sani enaturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. Serve al contrario l’obbligo di indicare l’origine in etichetta su tutti gli alimenti per garantire massima trasparenza ai consumatori. Ma una minaccia letale per l’agricoltura italiana e la salute dei consumatori viene anche dal cibo sintetico, dalla bistecca fatta nel bioreattore al latte senza mucche. Un attacco alle stalle italiane e all’intero Made in Italy a tavola portato dalle multinazionali del cibo che, dietro belle parole come “salviamo il pianeta” e “sostenibilità”, nasconde l’obiettivo di arrivare a produrre alimenti facendo progressivamente a meno degli animali, dei campi coltivati, degli agricoltori stessi.

Non possiamo accettarlo. Così come va sempre ribadito il principio di reciprocità negli accordi commerciali e non si può accettare il trattato Ue-Mercosur, che rischia di aprire le porte a prodotti che utilizzano più di 200 pesticidi non autorizzati da noi e ad aumentare la deforestazione e l’inquinamento, mettendo in ginocchio le imprese agricole europee. Coldiretti chiede all’Europa coraggio per la transizione ecologica, con il via libera alla ricerca in campo delle new breeding techniques, da distinguere dagli OGM transgenici e alle politiche di sostenibilità per rendere l’agroalimentare sempre più competitivo, come con i biocarburanti e la bioeconomia circolare.

PNRR: LA CHIAVE PER LA SOVRANITÀ ALIMENTARE, ENERGETICA E LOGISTICA ITALIANA

Lo sforzo di modernizzazione e la digitalizzazione dell’agricoltura italiana e dell’intero Paese non può fare a meno del Pnrr, per il quale serve il massimo impegno di tutti per non rischiare di perdere un’occasione irripetibile. Sono risorse chiave per la sovranità alimentare ed energetica del nostro Paese. Dopo la pubblicazione del bando per il sostegno ai contratti di filiera serve accelerare anche su quello del fotovoltaico, che apre alla possibilità di installare pannelli fotovoltaici sui tetti di circa 20mila stalle e cascine senza consumo di suolo, contribuendo alla transizione green e riducendo la dipendenza energetica del Paese. Allo stesso modo, il bando sulla logistica è fondamentale per agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord, ma anche con il resto del mondo, superando il gap che ci separa dagli altri Paesi europei, Spagna in testa.

STOP CINGHIALI: DIFENDIAMO CITTADINI E AGRICOLTORI PIANO INVASI: ACQUA E ENERGIA SOSTENIBILE PER L’ITALIA

Bisogna dare risposte alle decine di migliaia di aziende che vedono ogni giorno il proprio lavoro cancellato dai 2,3 milioni di cinghiali proliferati senza alcun controllo, che mettono a rischio anche la sicurezza dei cittadini. Serve subito un decreto legge per modificare l’articolo 19 della legge 157 del 1992 e ampliare il periodo di caccia al cinghiale e dare la possibilità alle Regioni di effettuare piani di controllo e selezione nelle aree protette.

PIANO INVASI: ACQUA E ENERGIA SOSTENIBILE PER L’ITALIA

La drammatica siccità che stiamo vivendo è il risultato degli stravolgimenti climatici ma anche di una mancanza di programmazione nella gestione delle risorse idriche. Sono passati cinque anni dalla presentazione del progetto di Coldiretti per la realizzazione dei bacini di accumulo, che avrebbero garantito acqua a famiglie e imprese e prodotto energia pulita. Il tempo perso ci è costato più di 7 miliardi di euro. Raccogliamo solo l’11% dell’acqua piovana, dobbiamo arrivare al 50%. Una rete di invasi per catturare

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