Alpi Apuane, un tesoro da scoprire. I sentieri più belli per il trekking

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La provincia di Lucca detiene un gran numero di bellezze, una di queste è senza dubbio il Parco delle Alpi Apuane. Su questa particolare catena montuosa, la natura selvaggia si sposa con paesaggi mozzafiato, con la storia e con le leggende. I tanti sentieri dedicati al trekking sono un’esperienza da vivere a pieno, soprattutto per chi vuole stare all’aria aperta e immergersi in uno scenario incontaminato. Le Apuane – che devono il suo nome alle antiche popolazioni degli Apuani, che vivevano in questo territorio nel V secolo a.C. – propongono tra i percorsi più noti l’anello delle Panie. Si tratta di un itinerario complessivo di circa 6 ore, che con partenza da Piglionico, seguendo il sentiero CAI n. 7 , arriva al Rifugio E. Rossi in circa un’ora e un quarto. Dopo di che, con un’altra ora di salita (sentiero CAI n. 126) si arriva nel Vallone dell’Inferno per raggiungere la vetta della Pania della Croce a 1.859 metri, la cosiddetta “regina delle Apuane”. Il sentiero scende poi alla Foce di Mosceta e al Rifugio del Freo. Infine, seguendo i sentieri 7 e poi 126, aggirando il Pizzo delle Saette, si ritorna alla partenza.

Questo che abbiamo appena elencato è il circuito più noto e amato dai tanti appassionati di trekking che vivono le Alpi Apuane, ma altrettanto valido è l’anello di Orto di Donna, dalla durata di circa 4 ore e mezza, che porta sotto le pareti del Cresta Garnerone e del Grondilice, fino a raggiungere la vetta del Pizzo d’Uccello. Sicuramente suggestivo è l’anello del Monte Forato (di circa 5 ore), perché ha come punto di arrivo un monte estremamente affascinante, perché dal buco presente alla sua sommità si può vedere il mare da una prospettiva completamente differente, specialmente quando il sole tramonta e i suoi raggi attraversano questa curiosa fessura. Ma il Forato è soprattuto un luogo mistico, infatti la leggenda dice che questo foro nella roccia è dovuto a San Pellegrino, il quale viveva tra queste montagne e dopo un incontro con il Diavolo, lo riuscì a scacciare con una forza tale da forza da farlo passare attraverso il monte, causando questo sbalorditiva fessura sulla sommità della montagna.

La vetta più alta delle Alpi Apuane è il Monte Pisanino (1.946 metri), ma si tratta di uno dei sentieri più impegnativi di tutta la catena apuana, a causa della forte pendenza ed è consigliabile ad alpinisti esperti. Tuttavia, una volta raggiunta la vetta si gode di uno spettacolo unico e mozzafiato, con una visuale impareggiabile su tutta la Garfagnana da un lato e sul mare dall’altro. Per chi cerca l’esperienza delle ferrate, sulle Apuane si può raggiunge il suggestivo Monte Procinto con il suo giardino pensile dopo un dislivello di 150 metri attraverso la Ferrata Bruni. Un’altra ferrata da segnalare è quella del Monte Sumbra, ideale per chi è alle prime esperienze in questo campo, perché molto semplice e di soli 180 metri di dislivello.

Infine, le Apuane sono ricche di flora e fauna, ma anche di storia. Per chi vuole vedere vecchi villaggi di pastori, ormai abbandonati può recarsi a Col di Favilla e Puntato, oppure può recarsi nel restaurato e suggestivo Campocatino. Potremmo elencare tanti altri sentieri e bellezze che offre questa magnifica terra, ma ci limitiamo al consiglio di viverle e visitare in prima persona le “Alpi in miniatura”.

Tommaso Giacomelli
Tommaso Giacomelli
Giornalista e giurista, le passioni sono per me un vero motore per vivere la vita. Sono alla ricerca inesausta della verità, credo nel giornalismo libero e di qualità. Porterò il mio contributo a "Lo Schermo" perché si batte per essere una voce unica, indipendente e mai ordinaria.

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