A proposito di Castruccio

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Pubblichiamo un brillante intervento, giunto alla nostra redazione da un arguto lettore che richiede di essere firmato “il Goga Meremeo”. Eccolo di seguito.

Mala tempora currunt . Finita la  guerricciola Lucca contro Viareggio per il primato culturale, adesso in città è la volta di una vera e propria querelle storiografica: pro e contro Castruccio Castracani degli Antelminelli. A dare il fuoco alle polveri ci ha pensato il gruppo “Difendere Lucca”, (Fabio Barsanti e soci del Covo), che in occasione dell’anniversario della nascita di Castruccio ha esposto uno striscione in piazza Antelminelli che lo celebra e riconosce come eroe.

Tanto è bastato per  mandare su tutte le furie i custodi del potere politico cittadino, che si sono prontamente riuniti per discutere il da farsi e concertare una opportuna contromossa. Ne è venuto fuori un comunicato, con le firme dei tre capigruppo che sostengono Tambellini, che risponde per le rime ai fans di Castruccio: per i tre capigruppo Castruccio non ha meritato il titolo di eroe e, ancor peggio, con la sua mania di grandezza e la sua sete di dominio ha condotto Lucca alla rovina, in sintesi.

Giudizi che non sono piaciuti ai difensori di Lucca, che hanno a quel punto replicato, sfidando l’Amministrazione Comunale a provvedere a rimuovere il nome della via intitolata a Castruccio e la targa che lo ricorda. E così dopo aver perso Puccini, scippato da Viareggio, Lucca rischia di perdere anche Castruccio, colpevole anche di intese con i Pisani, si narra. Ed è il peggio che si possa dire.

L’affare si ingrossa. In città, a dispetto delle norme antiCovid, già si segnalano rumorosi assembramenti ed il fronte è diviso; la parte destra sta per Castruccio, il centrosinistra è compatto nella sua condanna del Condottiero, anche perchè ha fiutato l’insidia che si nasconde nella sua celebrazione: sarebbe, pare, una manovra di Barsanti e soci per dare scacco all’Amministrazione di Tambellini. Da parte sua l’assessore alla memoria Vietina non  si è ancora espressa e questo fa pensare che  lo farà in un prossimo Consiglio Comunale, che sarà convocato proprio per dibattere la questione del Castruccio. E’ da sperare che si svolgerà con una seduta aperta al contributo degli esperti e dei cultori della storia di Lucca che possono fare luce sull’argomento. Na vetusta Accademia, il letargico Istituto Storico, i solerti amici del Machiavelli, i volenterosi custodi dei monumenti, i rotariani, i Lions, gli Amici Lucca, i Lucchesi sparsi nel Mondo, gli appassionati della cecina, gli affiliati filatelici, i simpatetici delle polpette di Barala sono pronti a intervenire. Le iscrizioni al dibattito sono aperte: basta telefonare al 23.69 ore pasti e chiedere Tonin di Burio .

Certo la cosa è seria. E ne va del futuro della città. Che di fronte a questa inattesa esplosione di pandemia storica è rimasta smarrita. Per adesso di rimedi  vaccinali neppure l’odore, ed il contagio si diffonde. Sembra che a Coreglia, noto castello castrucciano, si stiano mobilitando le milizie della Montagna per scendere in città e punire i detrattori del Condottiero.

Rugge la Pantera. Lucca spera”.

Così parlò Il Goga Meremeo

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