Ultimi tre giorni per le Organizzazioni di Volontariato (ODV) e le Associazioni di Promozione Sociale (APS) per l’approvazione del bilancio 2024, anche se è doveroso ricordare che in merito alla redazione e all’approvazione del bilancio il riferimento solitamente è quello dei 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio precedente, e va considerato quanto perentoriamente previsto nello Statuto di ogni ente. Le ONLUS e le Associazioni in contabilità ordinaria, con esercizio coincidente con l’anno solare, devono redigere il documento di bilancio che rappresenti la situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’organizzazione. Sempre il 30 aprile scade il termine per il rendiconto della raccolta pubblica occasionale di fondi (anche in questo caso è da verificare nello statuto l’effettiva scadenza), dunque le associazioni devono predisporre un apposito rendiconto con riferimento alle raccolte pubbliche occasionali di fondi effettuate nel 2024. Poi entro il 30 giugno prossimo il bilancio dovrà essere depositato al RUNTS. Ciò vale per le Organizzazioni di Volontariato (ODV) e le Associazioni di Promozione Sociale (APS) con provvedimento di avvenuta iscrizione al RUNTS e altri Enti del Terzo settore iscritti al Registro entro la data del 31 dicembre 2024. Da ricordare, sempre con scadenza 30 giugno la legge 124 DEL 04/08/2017 relativa all’obbligo di comunicazione e rendicontazione. Le associazioni, le Onlus e le Fondazioni che incassano nell’anno precedente più di 10.000 euro di contributi pubblici, sono tenute a pubblicare entro il 30 giugno, nei propri siti o portali digitali, le informazioni relative a tali sovvenzioni, incarichi retribuiti, contributi e vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dalle Pubbliche Amministrazioni.

Fra le novità del 2025 è da ricordare la Legge di Bilancio (la numero 207/2024) che ha istituito il RUAS, ovvero il registro unico delle associazioni della salute, che raccoglierà gli ETS attivi nel settore sanitario (che sono fra i più numerosi) suddividendoli per aree tematiche. Il registro verrà gestito dal Ministero della salute e sarà consultabile in uno specifico sito Internet, raggiungibile anche dal sito istituzionale del ministero. Le associazioni che ne faranno parte potranno partecipare ai principali processi decisionali in materia di salute individuati dal Ministero della salute e alle fasi di consultazione della Commissione scientifica ed economica dell’Agenzia Italiana per il Farmaco nelle aree indicate dalla stessa AIFA.
Potranno presentare al Ministero la domanda di iscrizione al RUAS le associazioni che:
1) sono costituite da almeno dieci anni;
2) sono iscritte nel registro unico nazionale del terzo settore o in un altro albo ufficialmente riconosciuto;
3) rappresentano e promuovono con le proprie attività le istanze di cittadini, pazienti e caregiver in ambito sanitario;
4) adottano l’approccio indicato dalla scheda 14 del patto per la salute previsto dall’intesa del 18 dicembre 2019 nella conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano. La scheda 14 indica lo sviluppo di strumenti per un accesso partecipato e personalizzato dei cittadini ai servizi sanitari, al fine di migliorare l’erogazione stessa dei servizi. L’obiettivo principale è rispondere in modo più efficace ai bisogni, grazie a una conoscenza approfondita del cittadino assistito e all’adozione di un approccio orientato al “patient centric”. In questa prospettiva, è fondamentale implementare processi di gestione basati sull’integrazione di informazioni e dati, procedure organizzative, modelli comportamentali, oltre a strumenti e tecnologie che supportino l’intera relazione con il cittadino.
5) Applicano i criteri di trasparenza e di rendicontazione previsti per le attività di interesse pubblico.
Intanto la scadenza annuale del bilancio diventa anche l’occasione per verificare quante sono in provincia di Lucca le realtà del terzo Settore, in particolare le Associazioni di Volontariato e le Associazioni di Promozione Sociale che rappresentano la parte più rilevante.
Il 18 maggio 2024 nel corso dell’evento «Lo stato di salute del terzo settore nella provincia di Lucca» organizzato dalla Delegazione Cesvot di Lucca, Andrea Salvini professore di sociologia generale del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa presentò una fotografia del terzo settore nella Delegazione Cesvot di Lucca parlando di 1.236 realtà di volontariato di cui 437 organizzazioni di volontariato, 546 enti del Terzo Settore, 104 cooperative, 105 onlus e 44 altre associazioni.

La tabella qui sopra mostra cosa è cambiato in un anno (dal 4 maggio 2024 a sabato scorso 26 aprile 2025). Come si vede le Organizzazioni di Volontariato sono scese da 438 a 432 (meno 6) mentre le Associazioni di Promozione Sociale sono salite da 542 a 572 (più 30). Il fenomeno della riduzione delle Organizzazioni di Volontariato è evidente soprattutto nei comuni minori mentre non sembra interessare quelli maggiori dove le eventuali chiusure sono compensate dalle nuove ammissioni del RUNTS. L crescita delle Associazioni di Promozione Sociale è invece evidente su tutto il territorio con numeri maggiori nei territori comunali più grandi e popolati: Lucca, Viareggio, Capannori e Camaiore.

Questa secondo immagine mostra i numeri del Volontariato prima del “Codice del Terzo Settore” (il Decreto legislativo 3 luglio 2017 n.117) che ha provveduto al riordino e alla revisione complessiva della disciplina vigente in materia, sia civilistica che fiscale, definendo, per la prima volta, il perimetro del cosiddetto Terzo Settore e, in maniera omogenea e organica, gli enti che ne fanno parte. Come si vede la riduzione delle Associazioni di Volontariato era già iniziata 10 anni fa scendendo di 10 unità in provincia di Lucca (da 504 a 494) fra il 2013 e il 2015 e di altre 15 unità nei due anni successivi (2015-2017)
Nel 2017 la provincia di Lucca aveva il primato in Toscana nel rapporto fra numero di Associazioni di Volontariato e residenti, registrando una realtà di volontariato ogni 814 abitanti a fronte della media regionale di 1.119. Negli anni precedenti il primato apparteneva alla provincia di Siena con una realtà di Volontariato ogni 762 / 767 abitanti.