Tre proposte da condividere per il bene della città – Centro Destra

454

Con piacere, nella mia qualità di capogruppo della Lega per Salvini Premier nel Consiglio Comunale di Lucca, colgo lo stimolo a scrivere un articolo relativo ai punti di incontro che potremmo trovare con la minoranza consiliare per sviluppare una idea condivisa di Città.

Per prima cosa mi prendo un piccolo spazio, un preambolo di natura generale, per presentarmi a chi non mi conosce per niente o sa poco di me. Sono da sempre appassionato di politica ma fino alla primavera di quest’anno la guardavo da lontano anche se ormai sono più di trent’anni che ho la tessera della Lega in tasca. Ho preferito far d’altro in tutto questo tempo conscio che far Politica seriamente mi avrebbe distolto dalla carriera professionale e soprattutto dagli impegni familiari. A ciò ha concorso sicuramente una mancanza di ambizione e l’idea che vi fossero persone più brave di me a rappresentare le mie idee che sono principalmente quelle di un sognatore che vorrebbe uno stato il meno invadente possibile ed una autonomia sempre più marcata per gli enti territoriali, un po’ come se invece di venti regioni ve ne fossero la metà riunite in un sistema federale sul modello tedesco e austriaco dei lander.

Cattolico e liberale, per me non ci sono contraddizioni, nel senso che il principio di Cavour di Libera Chiesa in Libero Stato è più che mai valido proprio in virtù della cattolicità e, quindi, dell’universalità del Messaggio che la Chiesa è chiamata a svolgere nel mondo.

La Politica, quella seria ha la P maiuscola, è quindi per me è un servizio verso i cittadini-elettori che per mezzo del principio della delega sono i veri padroni della cosa pubblica. Da qui, un ruolo fondamentale di sintesi spetta ancora oggi ai partiti e la loro progressiva decadenza non potrà che far virare la gestione della cosa pubblica in mano ai vari potentati nazionali e locali che appunto non hanno una visione generale ma solo quella dettata dal perseguimento dei loro interessi.

Cosa difficile ed incomprensibile per i più, certificato da un costante aumento dell’astensionismo, è far comprendere l’azione politica ed i suoi necessari compromessi.

Le persone devono tornare a comprendere le ragioni degli altri e per questo vedo con favore l’aprirsi di uno spazio di confronto come questo. Riconoscersi nei comuni valori della carta costituzionale e saperlo vivere nei contesti istituzionali non potrà che far bene al nostro Paese ed alla nostra amata Città.

Mi si è chiesto quali siano i punti di programma della coalizione di centrodestra che possano essere condivisi con la minoranza o quantomeno sui quali si possano trovare le convergenze più significative.

Sarò diretto come è nel mio stile: 1) Innovazione; 2) Turismo; 3) Tutela del patrimonio ambientale.

Innovazione: dal programma traggo il seguente testo: “Per una Lucca che guarda a un futuro costruito su innovazione e sostenibilità ambientale è necessario puntare sull’intercettazione di bandi pubblici legati a progetti specifici e sul reclutamento di un team selezionato di esperti del territorio, capaci di presentare nuovi servizi digitali per i cittadini con una particolare attenzione al settore delle “smart city”, dove tutto è connesso e tutti “fanno sistema” per consentire finalmente alla nostra città di spiccare il volo. • Reclutamento di un team di esperti per la gestione dei fondi del PNRR e/o bandi regionali/nazionali/europei attraverso un concorso pubblico. • Porre il cittadino al centro della gestione della macchina comunale in una logica di trasparenza e partecipazione.” Etc. etc. Cosa significa questo? A mio modesto avviso significa che le forze rappresentate in consiglio comunale hanno la necessità di gestire le sfide del presente e quelle inimmaginabili del futuro senza alcun pregiudizio reciproco. La collaborazione è un cardine fondamentale del reciproco riconoscimento. Dobbiamo fare sistema nella certezza che se l’elettorato ci ha dato compiti e responsabilità diverse questo non vuol significare che tutto quello fatto precedentemente era errato e che viceversa chi ha vinto debba per forza ignorare i contributi della minoranza.  La nostra regione è governata dal centrosinistra e sappiamo bene che i nostri rappresentanti al parlamento europeo potrebbero agire per favorire la comprensione dei processi amministrativi per attivare fondi che sarebbero necessari come il pane per far decollare le industrie e d in genere le attività del nostro Comune. Ad esempio è clamoroso il ritardo con cui tutta la zona di Mugnano ed il comprensorio di Monsagrati abbia una linea internet non all’altezza delle necessità: La banda Larga dovrà divenire una risorsa fruibile per tutti nel minor tempo possibile.

Turismo: sempre dal programmaleggo la volontà di “Costituire un sistema museale attraverso sinergie tra pubblico e privato. • Creazione di un “Brand Lucca” per i prodotti tipici del territorio, da pubblicizzare e promuovere su scala nazionale e internazionale.” Ecco, vorrei che Lucca alzasse la qualità dei visitatori che vengono nella nostra Città. Credo, come anche il Sindaco ha più volte manifestato, che sia necessario legare il visitatore non solo alla bellezza dei monumenti e delle Mura Urbane ma soprattutto alla cultura ed al fascino che emana Lucca. Il silenzio di una passeggiata di notte per le nostre strade da sensazioni che portano indietro nel passato. Questo passato ha generato le peculiarità che ci rendono famosi ma non dobbiamo scordarci che chi ci ha preceduto nei secoli scorsi ha sempre gestito la Città in una continuità culturale che ha saputo sposare la Tradizione con l’innovazione. Tra questi due corni del problema, oggi, dobbiamo insieme trovare le risposte in atti amministrativi coerenti che facciano di Lucca una Città speciale per chi ci visita e per chi ci abita, perché anche loro possano ogni giorno stupirsi della sua unicità.

Tutela del Patrimonio Ambientale: questo ad oggi è sicuramente un problema e molto grosso direi. Una politica scellerata di urbanizzazione nei decenni passati ha prodotto, oltre a colate di cemento inguardabili, una miriade di abitazioni che hanno letteralmente tappezzato il territorio comunale senza soluzione di continuità. La piana di Lucca vista dall’alto assomiglia ad un immenso conglomerato di case e ambiti industriali. Porre rimedio a ciò sarà un compito arduo. A ragione di ciò la viabilità e la mobilità sono intrappolate e sommandoci i cronici ritardi dello sviluppo ferroviario, il risultato è un inquinamento insopportabile e pericoloso. Dobbiamo, dinanzi a queste sfide, elevarci tutti quanti ed andar oltre gli schemi e le schermaglie di bassa bottega perché Lucca ed i suoi cittadini sono stanchi di aspettare risposte serie e coerenti.

Armando Pasquinelli

Capogruppo Lega per Salvini Premier

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui