Lucca si muove insieme, perché muoversi è salute.

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Sugli spalti delle Mura della città si sono ritrovati tutti i gestori delle palestre di Lucca insieme al personale dei loro team, clienti, frequentatori, famiglie, in attento rispetto delle norme di distanziamento, per affermare la propria identità di centri promulgatori di benessere e salute.

Perché di questo si tratta: benessere e salute.

Muoversi è salute perché l’esercizio e il movimento fisico sono uno strumento essenziale per “allenare” il nostro sistema immunitario a rimanere forte, più forte. Lo si dice, ma non troppo. Eppure è un aspetto fondamentale, scientificamente provato.

La comunità medico-scientifica non sottolinea mai a dovere che l’esercizio fisico è un farmaco naturale. Probabilmente sarebbe una divugazione “generosa”, di sane abitudini, che forse limiterebbe una più rapida routine farmacologica prescrittiva che riguarda i comuni malesseri quali mal di schiena, emicrania, gonfiori addominali, disagi diffusi, inclinazioni depressive. E patologie più gravi, persistenti, croniche.

Il movimento e l’esercizio fisico sono una delle nostre armi, la più diretta, anche contro il Covid-19. Il movimento lo si atttua magari salendo e scendendo le scale, passeggiando, stendendo i panni o spostando delle casse d’acqua, ma l’esercizio fisico, quello profilato sulle proprie caratteristiche individuali, con i programmi specifici e adeguatamente regolati, lo si “prescrive e dosa”, proprio come un farmaco (il più naturale e sano di tutti) nei Centri professionali che si dedicano al fitness sano e quindi alla nostra salute. Ma non si può dire troppo nemmeno “professionali”, perché nel 2020, in Italia, i professionisti del fitness – coach laureati e specializzati – non sono ancora riconosciuti come operatori “professionisti”.

Gli operatori e le operatrici del nostro benessere, sono figure fondamentali per mantenere e crescere una comunità in salute, in luoghi sicuri, igienicamente impeccabili, anche perché costantemente controllati, non solo in ere di lockdown.

E’ tempo di emanciparsi da quel tipo di cultura ruprestre, che ancora lascia coincidere l’idea della palestra a quello di uno spazio superfluo e superficiale. Le nostre abitudini si sono modificate velocemente ed è bene cominciare a modificare altrettanto velocemente l’approccio ai nostri stereotipi mentali: questo è uno dei tanti.

Nel frattempo, dopo che i Centri del Fitness sono stati i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire, con ingenti investimenti da parte di tutti i titolari per adeguamenti ulteriori, e senza che ci siano stati diffusione di casi, sono  di nuovo a subire una scelta che poteva essere svolta divesamente. Perché coinvolgere i Nas per i controlli minuziosi, tutti con esiti positivi, per poi chiudere ugualmente? Salute e benessere sono fattori “invisibili”, finché le cose vanno bene, ma diventano”tangibili” quando mancano. La consapevolezza della salute e del benessere è la condizione auspicabile da raggiungere, quella in cui si percepisce il valore concreto di cio che si ha e che si è, e ce ne prendiamo cura. 

Cosa ha chiesto il responsabile e dignitoso sit in di Lucca? Che si acquisisca questa consapevolezza, che si riconosca il lavoro dei Centri Fitness nella loro adeguata fisionomia e così i suoi operatori e operatrici, e quindi arrivino i giusti sostegni in questo periodo di necessario sacrificio condiviso. 

I titolari delle palestre di Lucca.
Debora Pioli
Debora Pioli
Pianista e italianista di formazione, con specializzazione in comunicazione politica, dell’arte e della differenza di genere. Librettista d’opera, autrice di prosa e poesia, lavoro come content strategist e personal writer. Madre di Viola e Leonardo. Mi piace stare “Oltre Lo Schermo.”

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