La lingua unica di Vico Pancellorum: l’Arivaresca

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Il nome di questa località è già tutto un programma, Vico Pancellorum, un’origine romana e latina evidente, conservata ancora oggi. Questo paesino della provincia di Lucca si trova a 15 chilometri da Bagni di Lucca e a 555 metri sopra il livello del mare, in mezzo alle montagne aspre e verdeggianti della Val di Lima. La leggenda dice che fu fondato dai fratelli Pancelli, esuli da Roma, che in questo piccolo spazio di mondo relegarono la loro dimora. Attualmente, poco più di 100 anime vivono in questa amabile frazione, e fra questi c’è chi parla una lingua riconosciuta come unica al mondo: la lingua Arivaresca.

L’arivaresca è la lingua parlata dagli stagnini, coloro che lavoravano lo stagno, detti anche arivari. A Vico Pancellorum era ben viva l’arte degli stagnini, almeno fino agli anni ’50 del secolo scorso. In questa località bagnata dalla Lima, venivano da molte parti d’Italia, dalla vicina Emilia-Romagna, ma anche dal più lontano Lazio o dall’Umbria. Il lavoro degli arivari consisteva nello stendere lo stagno all’interno di pentole, paioli e caldaie di rame e di mettere una toppa ai vari fori. Non era di certo un mestiere semplice, serviva una bella dose di esperienza e una fine conoscenza della materia. Non tutti quanti erano degli abili stagnini, qualcuno neppure aveva lo stagno e al suo posto ci metteva la cera. Quando l’inganno veniva smascherato, lo stagnino era già sparito. Questa lingua così unica e particolare fu inventata dagli stagnini di Vico Pancellorum per non farsi capire dagli altri e per intendersi istantaneamente fra loro.

Questa lingua continua a esistere e viene tramandata da alcune famiglie, affinché non vada perduta. Alcune parole sembrano essere influenzate proprio dal Lazio, terra con cui Vico intratteneva molti scambi commerciali, mentre altre sono figlie del dialetto della zona. Per esempio, gli stagnini per dire brutto usano la parola storno, mentre per dire bello dicono calio. Una grande particolarità di una piccola terra dall’immenso fascino.

Tommaso Giacomelli
Tommaso Giacomelli
Giornalista e giurista, le passioni sono per me un vero motore per vivere la vita. Sono alla ricerca inesausta della verità, credo nel giornalismo libero e di qualità. Porterò il mio contributo a "Lo Schermo" perché si batte per essere una voce unica, indipendente e mai ordinaria.

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