La città è di nuovo piena, ma i piccoli negozi soffrono. “Parcheggi gratuiti e promozione del made in Lucca”, l’appello di una giovane commerciante

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La quarantena, ormai, è finita da due mesi. Siamo tornati a lavoro, in palestra e non mancano le cene o le uscite con gli amici. Sembra che tutto, insomma, sia tornato alla normalità. Eppure, qualcuno più di altri, fatica a ripartire. Questo vale soprattutto per quelle attività lucchesi che si trovano in centro storico: nonostante la città sia sempre più colma di gente a passeggio, gli incassi di giugno, rispetto allo scorso anno, sono nettamente inferiori.

A questo proposito parla una giovane commerciante, Susanna Piercecchi, titolare, insieme alla madre, di un negozio di ottica situato in Via Buia nel nostro centro storico, Optical, aperto dal 1975.

“La nostra attività si occupa della vendita di occhiali da sole, da vista e non solo; effettuiamo anche visite refrattive, applicazioni di lenti a contatto e tutto ciò che è inerente al mondo dell’ottica e dell’optometria.”

Un negozio conosciuto e rimasto sempre operativo nei suoi quarantacinque anni di attività, fino al mese di marzo, quando la pandemia da Covid-19 ha bruscamente interrotto tutto.

“Anche se potevamo restare aperti – spiega Susanna Piercecchi –  in quanto fornitori di beni di prima necessità, abbiamo deciso di chiudere, se non per urgenze su appuntamento, per essere solidali con tutti gli altri commercianti del nostro centro storico. Questo ha significato un guadagno praticamente inesistente per due mesi interi. Abbiamo avuto quei piccoli incentivi del governo destinati a coloro in possesso della partita Iva, ovvero i 600€ mensili; li abbiamo ricevuti con un po’ di calma, ma considerando che a molti non sono nemmeno arrivati, possiamo ritenerci fortunate.”

Ora che la quarantena forzata è terminata da due mesi, sembra che ci sia una ripartenza?

A livello locale abbiamo la nostra clientela che, per fortuna, ha avuto e ha tutt’ora bisogno di noi, quindi qualcosa si muove. A livello di vendite come gli altri anni no, perché manca il turismo. Il lucchese, purtroppo, è abitudinario, chi ha i suoi punti di riferimento non cambia i suoi fornitori, quindi non avrai mai un giro di lucchesi diverso dal tuo, è difficile, non impossibile, ma molto improbabile. Senza turismo è un problema.

Quindi la vostra attività era principalmente legata al turismo?

Esatto, come tutti i negozi del centro storico. Da aprile in poi la città si riempiva di turisti e quest’anno la quasi totale assenza di avventori farà la differenza. La gente, intesa come popolazione locale, c’è ma non entra, passeggiano e magari comprano nelle grandi catene dove le cose costano meno, ma i piccoli negozi soffrono.

E in questo il comune vi sta aiutando? Ha proposto qualche iniziativa?

“Più che il comune è Confcommercio che, quantomeno, ci prova. Adesso sta organizzando, come gli altri anni, le aperture serali, che avevano senso quando c’era il Summer Festival a portare molta gente in centro storico. Adesso, che sia ora di pranzo, pomeriggio o mattina, le persone sono sempre le stesse, quindi non so quanto seguito potrà avere questa iniziativa.”

Se tu potessi fare un appello al comune o agli enti di riferimento, cosa chiederesti al fine di agevolarvi e aiutarvi durante questa ripresa economica?

Un piccolo aiuto potrebbe essere quello di mettere i parcheggi gratuiti per incentivare le persone a recarsi in città. Un’altra iniziativa potrebbe riguardare dei buoni acquisto, da spendere nei negozi del centro storico, ma deve essere una cosa ben organizzata e finalizzata solo ed esclusivamente all’acquisto in certi negozi targati made in Lucca. Queste sono piccole cose per incentivare i lucchesi ad acquistare, anche se secondo me la vera svolta si avrà quando riusciranno ad attrarre nuovamente persone da fuori. Potrebbero organizzare eventi all’aperto, alla fine abbiamo tanti spazi; anche al Giardino Botanico, ad esempio, si potrebbero organizzare delle mostre. Di attrazioni per far ripartire un po’ il turismo nel centro storico, secondo me, ce ne sono e risultano tutte attuabili senza creare assembramenti. Abbiamo le Mura, un bene storico unico nel suo genere, potrebbero valorizzarle e organizzarvi mostre o eventi come è già capitato negli anni passati. Sono tutte iniziative attuabili nel pieno rispetto delle normative da pandemia Covid-19.

Queste sono le parole di Susanna Piercecchi, speranzosa che qualcuno le ascolti e che possa intervenire al fine di portare il nostro bellissimo centro storico a fiorire nuovamente dopo la desolazione che ha affrontato durante i mesi di quarantena.

Lucca centro, senza il turismo rischia di morire – conclude Susanna Piercecchi – non parlo solo della mia attività, ma anche di tutte le altre. L’interno delle Mura è tarato per il turismo, ci sono un sacco di bar, una grande quantità di ristoranti tipici e quant’altro. Ora chi non ce la fa ad andare avanti chiude, chi resiste stringe i denti e cerca di accontentarsi con quel poco che riesce a fare, però non è solo grazie ai lucchesi che la città potrà andare avanti. Speriamo che almeno l’edizione di Lucca Comics and Games non salti, ma purtroppo anche questo non dipende da noi.

Giulia Di Piero
Giulia Di Piero
Lucca, 1990. Una laurea in scienze della comunicazione. Che sia scritta, orale o fatta di immagini, poco importa. La comunicazione è sempre stata la mia passione, mi piace raccontare le cose in modo creativo e originale, da un nuovo punto di vista. LoSchermo per me significa dare voce a questa mia forte inclinazione.

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