Il mistero della torre delle camelie

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Tra i raccolti cortili, i vecchi portali, tra le natura imperante con il suo magnifico verde, tra le ville e gli alberi di camelie, si erge in lontananza una torre misteriosa. Siamo nella zona di Pieve e S. Andrea di Compito, paesi che insieme formano il cosiddetto Borgo delle Camelie, uno dei luoghi che fiorisce insieme alle sue celebri piante durante il fine settimana della mostra Antiche Camelie della Lucchesia.

In questi borghi si respira un’atmosfera particolare, che rimanda direttamente al passato, con i suoi profumi sinceri e con la vista delle tante pietre che caratterizzano muretti e portali. Ogni strada ha la sua storia, ogni casa il suo orticello, e se si percorre una specifica via sia arriva a una terrazza di olivi e proprio qui andiamo incontro a un’antica torretta che fieramente punta verso al cielo, irrompendo su uno scenario in cui la vista dei monti fa da padrona. Per tutti quanti, questa costruzione rimane un qualcosa di misterioso, che nel corso degli anni ha portato a varie supposizioni e leggende, mai del tutto confermate. In ogni caso, dalla sommità di questa antica fortificazione sporge un cestello di ferro battuto, dal quale – un tempo – pendevano le teste dei vari condannati a morte.

Il riferimento è chiaramente all’epoca medievale, quando Lucca e la sua piana vivevano sotto il controllo del temibile Castruccio Castracani. Proprio al signore di Lucca viene attribuita la paternità di questa torre, intorno al XIV secolo, con compiti di segnalazione. Dalla cui cima – si dice – venissero emanate delle segnalazioni di fuoco per avvertire la zona circostante e soprattutto la città di Lucca del pericolo di invasione imminente. Il mistero della torre, tuttavia, persiste ancora oggi. La zona circostante non offre solamente l’interrogativo della torre, ma sotto alla chiesa del paese di Sant’Andrea, si staglia una fitta siepe di centenarie camelie che fa da cornice alla coltivazione di Camellia sinensis L., la pianta del tè di Guido Cattolica. Un esperimento di grande successo, che ha portato il tè prodotto in questa piccola frazione di mondo a concorrere in degustazioni a carattere internazionale.

Tommaso Giacomelli
Tommaso Giacomelli
Giornalista e giurista, le passioni sono per me un vero motore per vivere la vita. Sono alla ricerca inesausta della verità, credo nel giornalismo libero e di qualità. Porterò il mio contributo a "Lo Schermo" perché si batte per essere una voce unica, indipendente e mai ordinaria.

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