È morto il giornalista, scrittore e commercialista Giampiero Della Nina. Protagonista di primo piano nel mondo delle tradizioni e del vernacolo

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Lutto nel mondo del giornalismo lucchese per la morte di Giampiero della Nina avvenuta ieri mattina all’ospedale “San Luca”, dove era ricoverato da alcuni giorni. Commercialista, giornalista e scrittore, Giampiero Della Nina era nato a Porcari il 21 marzo 1942 ed era iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Toscana, elenco Pubblicisti, dal 29 gennaio 1979. Ha esercitato per molti anni l’attività di commercialista, riuscendo anche a coltivare la sua passione per la letteratura in genere, il teatro, la storia locale, le tradizioni e per il vernacolo lucchese.

Ha curato rubriche di carattere fiscale per “Avvenire” di Milano, “Il Tirreno” di Livorno e per “La Repubblica”. I suoi articoli sul vernacolo e le tradizioni locali sono apparsi sulle pagine de “La Nazione” di Firenze, e raccolti e distribuiti ai lettori in fascicoli settimanali.

Oltreché del libro “Espressioni e modi del parlar lucchese”, uscito in più ristampe, è stato autore di “La Lucchesia e il suo folklore” edito da PubliEd nel 2016.

Ha scritto numerosi libri di storia locale, tutti accolti con molto favore dal pubblico dei lettori (“Porcari nel secolo XIX” – “La professione del ragioniere a Lucca, dal 1907 al 2006, 100 anni di storia” – “Porcari. Origini e storia di una comunità” – “I Cavanis a Porcari: un secolo di storia”).

Esordì giovanissimo con racconti sulla rivista “Prove” di Mario Pannunzio. Nel 2019 i suoi racconti sono stati premiati in 7 concorsi nazionali.

Il romanzo “Gente di corte”, (Albatros editore), uscito nel maggio 2018 è risultato finalista in quattro concorsi nazionali, e si è aggiudicato, inoltre, tre “premi speciali”, di cui uno internazionale.

Cultore del teatro, ha scritto nel tempo, diversi testi in vernacolo lucchese, (La parte in casa – L’Ameri(c)a – Un amore al Centro Anziani – La Dama pelata – Su e giù per le scale), tutti rappresentati da Compagnie amatoriali; ma è anche di testi in lingua: Una eredità coi fiocchi – Ti farò chiamare zia – C’è di peggio?

Nel 2019, con la commedia “TI FARO’ CHIAMARE ZIA” ha vinto il premio nazionale “Efesto – Città di Catania”, mentre la sua commedia “C’E’ DI PEGGIO?” è risultata prima, ex aequo, nel concorso internazionale “Fondazione Carlo Terron”, indetto dalla prestigiosa rivista SIPARIO.

Nel marzo del 2020 è uscito il suo romanzo dal titolo “COME GRANI DI SABBIA-dalla corte al paese”.

Nello stesso anno, il libro “PAOLO CELLI, ISTRIONE E CHEF DELLE STELLE”, la biografia di un personaggio, fra i più eclettici del mondo, indossatore, controfigura, attore, cantante e chef delle più note stelle del cinema mondiale e personaggi di grande rilievo. Si aggiudica inoltre il terzo posto nel concorso nazionale “L’Arte della parola”, Premio Paolo Zilli, Roma, con il corto teatrale dal titolo “IL CONTRATTO”.

Nel 2022 con l’atto unico “UN AMORE PER TRE”, ha vinto il PRIMO PREMIO INTERNAZIONALE Autori Italiani 2022, organizzato dalla Rivista Sipario.

Nel 2024 è uscito il saggio su Puccini dal titolo “GIACOMO PUCCINI, FAMILIARI AMICI AMORI” (Edizione Tralerighe Libri), che sta riscuotendo un notevolissimo successo di Pubblico e di Critica.

Da alcuni anni collaborava anche al free press Lucca.news (https://www.lucca.news/).

Fra i primi a commentare la triste notizie il sindaco di Porcari Leonardo Fornaciari che ha scritto: «Ci ha lasciato, in maniera assai veloce e quasi inaspettata, Giampiero Della Nina per tutti noi Giampiero e non occorreva aggiungere il cognome. Una vita piena sia dal punto di vista professionale che nel coltivare la sua passione: la storia e io direi più in generale le storie degli uomini. Io stesso, tutte le volte che ci parlavo, anche ultimamente, ero veramente affascinato dal trasporto dei suoi racconti pieni zeppi di dettagli tutti utili per capire il personaggio e la storia. Se ne va una parte culturale del nostro paese considerando che sono innumerevoli i suoi passaggi su quotidiani e altri tipi di pubblicazioni per non parlare dei suoi libri che sono veramente tanti e sono principalmente incentrati sulla storia locale e di Porcari».

«Su Porcari e sulle nostre tradizioni ha ricercato e scritto molto – ha ricordato ancora il sindaco Fornaciari –. Libri interessanti che ti facevano assaporare, un po’ come una piccola macchina del tempo, i racconti veraci dei nostri nonni. Giampiero mancherà. Mancheranno i suoi guizzi storici e culturali, gli aneddoti su personaggi famosi e uomini qualunque, le sue analisi sul presente spesso parametrato alla storia passata. Giampiero ha saputo, con la sua passione, convincere tantissimi di noi a leggere i libri per poi essere più “ricchi” avendo, dai suoi racconti, imparato fatti, accadimenti e situazioni. Un abbraccio particolare e sentito da parte mia e di tutto il nostro paese alla sua famiglia – conclude – alla moglie, ai figli Franco e in particolare a Massimo un abbraccio forte a cui sono legato da un rapporto di condivisione della vita amministrativa di Porcari. Caro Giampiero, Porcari oggi ti saluta e ti dice un grazie grande come il cuore del nostro paese».

Fra le molte iniziative che hanno avuto protagonista Giampiero Della Nina anche l’impegno nel mondo giornalistico, a partire dalla partecipazione alle frequenti cene e pranzi di un gruppo di giornalisti lucchesi che si riunivano fino alla metà degli anni ottanta nella canonica di San Michele in Escheto, ai tempi del parroco don Franco Baroni, poi presso l’Antica Trattoria Stefani da Benedetto di San Lorenzo a Vaccoli: fra loro anche i compianti mons. Pietro Gianneschi e Oriano De Ranieri, e ancora: Franco Barghini, Antonio Lovascio, Domenico Tani, oltre all’autore di questo ricordo. 

Da ricordare, tra l’altro, che Giampiero Della Nina era lo zio dell’attuale Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Lucca, mons. Leonardo Della Nina, che è anche ingegnere e canonico.

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