“Così voglio aiutare i miei clienti in difficoltà”: la solidarietà del barbiere Swing ai lavoratori più colpiti dalle nuove norme anti-Covid

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Era già nell’aria la sensazione che ci fosse qualcosa di grosso, qualcosa che ci avrebbe impedito di lavorare come al solito. Quella sera il presidente Conte lo disse a chiare lettere: stop. Tutto fermo. Tutti in quarantena.

A parlare è Davide Raspollini, il titolare del negozio di barbiere Swing di Lucca. All’indomani del DPCM del 24 ottobre, ricorda l’inizio del lockdown primaverile: l’esperienza da cui ha maturato un’idea per venire incontro alle categorie più colpite dalle nuove restrizioni anti-Covid. Il contenuto del nuovo decreto varato dal Governo lo conosciamo bene. Fra le misure che adotta per contenere la diffusione del virus, figurano limitazioni di orario per bar, pub e ristoranti, e chiusura totale per attività come cinema, teatri e palestre. È inevitabile: di fronte alla nuova stretta, i ricordi tornano a galla.


Quella sera andai a letto normalmente e la mattina dopo mi svegliai tardi” – continua Davide – “pensavo che in pochi giorni si sarebbe sistemato tutto. Non ero troppo preoccupato, anzi, era già da un po’ che volevo prendermi qualche giorno per riposare. Ma poi i giorni passavano e mi sembrava che quella normalità fosse sempre più lontana. Avevo paura che, pur facendo le cose giuste, non ce l’avremmo fatta…per non parlare della preoccupazione per la salute delle persone care. In più, dentro sentivo una grande mancanza: il mio lavoro! Fare quello in cui mi sento bravo e appagato; organizzare la nostra giornata, ridere, scherzare con i ragazzi e i nostri clienti. «E adesso?» – era quello che mi domandavo ogni giorno «come lo risolvo tutto questo? Quando potrò ritornare a passare momenti felici facendo il mio lavoro?»

Quando Swing ha riaperto, per poter fornire un ambiente sicuro a clienti e dipendenti, Davide Raspollini si è dato da fare prolungando l’orario di apertura e stabilendo la turnazione dei suoi barber, il tutto sempre su prenotazione. Oggi, la categoria dei barbieri non è direttamente colpita dal DPCM del 24 ottobre, tuttavia Davide ricorda come lo sia stata nelle prime fasi di diffusione del virus: “A marzo scorso il nostro settore è stato uno dei più colpiti dalle normative anti-Covid. Abbiamo vissuto sulla nostra pelle la situazione che stanno vivendo oggi, di nuovo, molti imprenditori e lavoratori, per esempio nei settori di ristorazione e palestre. Per questo abbiamo deciso di rimboccarci ancora di più le maniche e offrire uno sconto del 20% per il mese di novembre a tutti i nostri clienti, nuovi e affezionati, che stanno attraversando dei momenti faticosi.

Per Davide questo è senza dubbio il momento della solidarietà. Perché siamo tutti sulla stessa barca e viviamo tempi di confusione: il distanziamento fisico deve andare quindi di pari passo con una vicinanza diversa, più profonda, per superare anche questa: “Insieme ci riusciremo” – continua Davide – “con pazienza e buon senso ce la faremo a uscire da questo periodo. Negli ultimi mesi ho scoperto due cose: la paura di non avere il controllo sulla sorte di tutti noi e l’energia che mi danno i miei ragazzi ogni santissimo giorno: Simone, Gianluca, Alessandro, Jacopo e Ilaria… il mio Staff! Senza di loro sarei poco più di un barbiere. Ho la loro fiducia e non voglio deluderli.

Poi, ovviamente, ci sono loro: i clienti. Non solo uomini che hanno bisogno di dare una rinfrescata a barba e capelli, ma persone che portano in Swing i loro vissuti e racconti. E che in questo momento di incertezza Davide vuole, in qualche modo, ripagare. “Sì, perché in questi anni mi sono reso conto di quanto siano speciali” – conclude – “molte volte sono stati i nostri clienti ad aiutarci con piccoli gesti: un sorriso, una risata, un pensiero. Insieme riusciremo a riprendere la nostra straordinaria normalità!



Giovanni Mastria
Giovanni Mastria
Nato a Lucca, classe 1991. Scrivo con passione di cultura, attualità, cronaca e sport e, nella vita di tutti i giorni, faccio l’Avvocato. Credo in un giornalismo di qualità e, soprattutto, nella sua fondamentale funzione sociale. Perché ho fiducia nel progetto "Oltre Lo Schermo"? Perché propone modelli e contenuti nuovi, giovani e non banali.

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