Avvocati, in Tribunale un minuto di silenzio per non dimenticare la collega turca che ha perso la vita nelle carceri di Erdogan

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Pochi minuti fa, alle ore 12 in punto, all’interno del Tribunale di Via Galli Tassi l’Avvocatura lucchese ha voluto celebrare solennemente la memoria della collega Ebru Timtik con un minuto di raccoglimento in toga.

L’Avvocatessa turca – deceduta all’età di 42 anni dopo 238 giorni di sciopero della fame in carcere – era stata condannata per la presunta appartenenza ad un gruppo terroristico all’esito di un processo sommario e senza le garanzie previste dalla legge. La sua colpa, in realtà, era stata semplicemente quella di aver difeso con decisione i diritti dei cittadini turchi e le loro libertà, sempre più limitate dal duro regime di Erdogan.

Anche il Foro di Lucca (Ordine degli Avvocati, Comitato Pari Opportunità e Camera Penale), dunque, ha scelto di aderire con convinzione all’appello della Federazione degli Ordini Forensi Europei, che avevano promosso l’iniziativa in difesa delle libertà dei cittadini e dell’indipendenza dell’Avvocatura.

Nelle parole decise dell’Avv. Lelia Parenti, Presidente dell’Ordine di Lucca, c’è tutto il senso e il valore dell’iniziativa:“Ebru Timtik è morta perché voleva chiedere giustizia, convinta che i Paesi democratici l’avrebbero ascoltata e sostenuta. La sua morte non deve rimanere invano e deve risvegliare le coscienze addormentate. Gli Avvocati continueranno a lottare instancabilmente per far rispettare, qui e ovunque, la parola di difesa libera e indipendente, per chiedere il rilascio dei colleghi ingiustamente condannati e incarcerati per aver fatto il loro dovere. Non resteremo più in silenzio, il silenzio è colpevole”.

Anche da Lucca, dunque, è arrivato un segnale di solidarietà forte e deciso per ribadire che in ogni luogo in cui si verifica la violazione dei diritti, gli Avvocati sono presenti e attenti.

Siamo un presidio a difesa della giustizia e della democrazia, non solo in Turchia ma ovunque. Questa è la nostra fondamentale e preziosa funzione sociale – ha concluso l’Avv. Lelia Parenti – “che ogni giorno dobbiamo svolgere con consapevolezza e dignità”.

Giovanni Mastria
Giovanni Mastria
Nato a Lucca, classe 1991. Scrivo con passione di cultura, attualità, cronaca e sport e, nella vita di tutti i giorni, faccio l’Avvocato. Credo in un giornalismo di qualità e, soprattutto, nella sua fondamentale funzione sociale. Perché ho fiducia nel progetto "Oltre Lo Schermo"? Perché propone modelli e contenuti nuovi, giovani e non banali.

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