Giovanni Martini (Confcommercio) tuona:”La situazione finanziaria è tragica. Il Governo? Totalmente assente”

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Lucchese doc, nato a monte S.Quirico, 49 anni e due figli: Giovanni Martini è il presidente della Commissione città di Lucca di Confcommercio e come dimostra la dura protesta di lunedì, che ha visto il suo storico bar in corso Garibaldi decorato dallo striscione che recitava ‘Governo assente ma Lucca è presente’, non è per niente soddisfatto.

Che cosa sta rischiando il centro storico di Lucca in questo momento?

Lo scenario in centro storico può dirsi apocalittico, la città è deserta. Adesso stiamo solo attendendo le regole dal governo per la riapertura del 18 maggio: vorrei ricordare a tutti che a pochi giorni dalla fatidica data nessuno sa niente sulle condizioni. Questa è la sola dimostrazione di come questo governo sia stato lontano da tutti noi e dalle nostre attività.

Tambellini e l’amministrazione oltre a raccogliere il suo appello di azzerare tutte le scadenze fiscali, chiedendo ai locatori di fondi di ridurre i costi degli affitti, che cosa hanno fatto per voi?

All’inizio una base di aiuto c’è stata, ma adesso bisogna migliorare quello che è stato fatto e tutti i giorni stiamo cercando di capire cosa può aiutarci come categoria, e non è semplice. Oltre a chiedere di far slittare tutti i pagamenti possibili, dato che non lavorando non si incassa e non si può pagare, bisogna anche cercare di mettere le persone nella condizione di uscire tranquillamente, riportarle ad acquistare, a fare shopping. Anche sulla questione parcheggi abbiamo protocollato un’altra richiesta la scorsa settimana sui parcheggi promiscui all’interno del centro storico dove è riservato solo ai residenti a cose normali.

A chi era rivolta la protesta?

La protesta è stata esclusivamente rivolta al governo e a come si sta comportando nei nostri riguardi, come categoria di commercianti, ovvero in modo vergognoso. Molti hanno forse frainteso il messaggio che volevamo lanciare, intendendo che avremmo voluto riaprire subito e a tutti i costi. Non è così: riaprire a queste condizioni non serve a niente. Siamo stati costretti a rimanere chiusi per più di 70 giorni, ripagati con solo 600 euro (e che ancora tanti stanno aspettando) e di tutto quello che era stato detto dal governo, non è stato fatto niente. Io non faccio politica, voglio che sia chiaro, sto solo esprimendo il concetto in veste di rappresentante commerciale: questa non è una presa di posizione politica, ma solo commerciale. Ed essendo il rappresentante della categoria, so che questo è lo stato d’animo di tutti.

Come potrà ripartire Lucca secondo lei?

Questa città sarà molto difficile farla ripartire perché, purtroppo, nel corso degli anni si è trasformata in una meta ‘mordi e fuggi’, esclusivamente basata sul turismo e gli eventi. Noi oggi paghiamo questa scelta scellerata, compiuta dalle varie amministrazioni che si sono susseguite. Lucca non è riuscita a mantenere il suo tessuto commerciale vero lucchese, ma l’abbiamo sempre spostata verso il solo turismo, l’evento, la stagionalità e quindi dico che per Lucca saranno momenti difficili e, purtroppo, non tutti a queste condizioni potranno resistere.

Foto in evidenza: dal profilo Facebook di Giovanni Martini

Virginia Volpi
Virginia Volpi
Giornalista pubblicista, classe 1992, nata a Lucca. Credo nel giornalismo come un modo per dare voce a chi spesso non viene ascoltato. Perché Lo Schermo? Perché è una voce diretta e fuori dal coro.

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