Non dimenticate le chiavi di casa. Troppe richieste ai Vigili del Fuoco per aprire porte e finestre.  Attenti agli alberi pericolanti.

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È stato pubblicato all’inizio di ottobre 2025 il nuovo annuario statistico del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco con i dati relativi all’anno 2024. «L’attività statistica riveste una grande importanza e presenta enormi potenzialità – si legge nel documento di ben 170 pagina curato dal dirigente superiore ingegnere Mariano Tusa, che fu comandante dei Vigili del Fuoco di Lucca per 6 anni fino al 2017 – costituendo uno stru­mento di valutazione dell’efficacia nell’espletamento dei compiti istituzionali nonché dell’efficienza della Pubblica Amministrazione. Inoltre, un lavoro razio­nale di raccolta, elaborazione ed analisi dei dati può essere un prezioso supporto per l’attività di pianifi­cazione strategica e di monitoraggio delle politiche di sviluppo di un’organizzazione complessa qual è quella dei Vigili del fuoco».

Nella premessa dell’annuario si legge: «Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco si colloca nell’ambito dell’organizzazione del Ministero dell’Interno quale struttura a cui è affidato, su tutto il territorio nazionale, il servizio di soccorso pubblico, anche per la difesa civile, e di prevenzione ed estinzione degli incendi, al fine di garantire la tutela della vita umana e la salvaguardia dei beni e dell’ambiente. Oltre agli interventi di soccorso tecnico urgente e all’attività di prevenzione incendi espletata anche nel settore dei rischi di incidente rilevante, il Corpo nazionale assicura la vigilanza antincendio negli impianti sportivi e nei locali di pubblico spettacolo, la formazione degli addetti alla sicurezza antincendio, i presidi antincendio nei principali porti ed aeroporti civili, svolge le funzioni di organo di vigilanza ai sensi della vigente normativa per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi. Inoltre, il Corpo nazionale è la componente fondamentale del sistema nazionale di protezione civile e, con il coordinamento del competente Dipartimento, interviene in caso di calamità mobilitando le sezioni operative delle colonne mobili regionali».

«Al fine di assolvere ai molteplici e delicati compiti di istituto, nel rispetto del principio di prossimità ai bisogni dei cittadini – prosegue la premessa – il Corpo nazionale dei vigili del fuoco si articola sul territorio in Direzioni regionali, Comandi, distaccamenti permanenti e volontari, reparti e nuclei speciali. In tale contesto la statistica riveste un ruolo strategico, sia per gli aspetti di pianificazione operativa che per più generali finalità istituzionali, favorendo, mediante il monitoraggio e l’analisi delle attività svolte, il continuo aggiornamento dell’organizzazione del Corpo Nazionale, l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse disponibili e il miglioramento dei servizi resi alla collettività. A tal fine, da diversi anni il Corpo nazionale dei vigili del fuoco pubblica “l’Annuario statistico del C.N.VV.F.”, con l’obiettivo di sistematizzare e diffondere efficacemente le informazioni mettendole a disposizione, in modo organico, anche agli utilizzatori esterni all’Amministrazione, così come all’Ufficio Centrale di Statistica del Ministero dell’Interno che provvede a pubblicarne un estratto, consentendo, in tal modo, di dare visibilità e contezza dell’operato svolto dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco».

Testo, tabelle e grafici dell’annuario consentono di scoprire moltissime informazioni ma anche molte curiosità circa il lavoro quotidiano dei Vigili del Fuoco ai vari livelli, nazionale, regionale e provinciale.

Per esempio, la provincia di Lucca nel 2024 si colloca al nono posto in Italia e al primo posto in Toscana per richieste di intervento a causa di alberi pericolanti.

Come si vede da questa tabella su un totale di 6.313 interventi di soccorso svolti nel 2024 in provincia di Lucca ben 764 (12,1 per cento) hanno riguardato gli alberi pericolanti. Confrontando tale dato con quello dell’anno 2023 si registra comunque una diminuzione del 17,7 per cento.

Aumentano invece altre tipologie di intervento di soccorso in provincia di Lucca. In particolare: i Vigili del Fuoco hanno registrato l’aumento delle richieste per soccorso a persona con un più 33,4 per cento rispetto al 2023; per ascensori bloccati con un più 27,8 per cento rispetto al 2023; per recuperi con un più 21,1 per cento rispetto al 2023; per apertura di porte e finestre con un più 8,5 per cento rispetto al 2023; e per bonifica da insetti con un più 7,4 per cento rispetto al 2023.

Nei soccorsi a persona rientrano gli interventi per: malori, cadute, dispersi, tentato suicidio, trasporto di persone obese, inabili, alienazione, ascensore bloccato, trattamento sanitario obbligatorio, annegamenti, ecc.

Nei recuperi pesano le eventuali esplosioni, i terremoti, le frane, ecc. che costringono i Vigili del Fuoco a cercare e recuperare le persone, talvolta morte.

Il fenomeno dell’apertura di porte e finestre vede la Toscana al secondo posto in Italia con 16.653 richieste di intervento nel 2025 a fronte delle 17.086 della regione Emilia Romagna che ha una popolazione più alta (4.451,938 abitanti contro 3.660.530 pendendo il dato Istat al primo gennaio 2024) ma in realtà l’incidenza della nostra regione è comunque limitata a una richiesta di intervento ogni 219,8 residenti, dunque siamo soltanto al quinto posto con 44,7 casi ogni 10.000 abitanti dopo Umbria (64,5 casi ogni 10.000 abitanti), Liguria (860,3), Marche (46,6) e Abruzzo (45,9 casi ogni 10.000 abitanti).

L’evoluzione mensile del tipo di intervento per bonifica da insetti evidenzia aumenti rilevanti con l’arrivo della stagione calda mentre si riduce drasticamente nei mesi invernali (quando gli insetti muoiono in maniera spontanea e naturale). Questo è evidente se si osserva l’andamento dei picchi massimi, che nel 2024 sono iniziati a salire a marzo e che hanno raggiunto il culmine ad agosto, mentre cominciano a diminuire da settembre e raggiungono il punto minimo di intervento a gennaio.

La distribuzione regionale dei valori totali, avuta nel 2024, evidenzia che la regione più flagellata da questo tipo di inconveniente e che richiede più risorse in termini di interventi è, sempre, l’Emilia-Romagna con 7.574 interventi in un anno mentre la seconda torna ad essere la Campania con 5.786 interventi. La Toscana è ottava in classifica con 2.402 intervento nell’anno 2024.

L’annuario statistico del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, con i dati relativi all’anno 2024, pubblicato il 3 ottobre 2025 (sono 7,7 megabyte) può essere scaricato a questo link

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