“Passi concreti verso la realizzazione della nuova pista ciclopedonale che unirà Lucca e Pontedera”: il punto sul progetto nelle parole dell’assessore Del Chiaro

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La ciclovia Lucca-Pontedera rappresenta un progetto di riqualificazione del territorio affascinante, suggestivo e funzionale. Il nuovo percorso – che nella provincia di Lucca attraverserà prevalentemente il Comune di Capannori – sembra poter diventare finalmente realtà dopo anni di incertezze. Ne abbiamo parlato con Giordano Del Chiaro – giovane assessore del Comune di Capannori con delega all’Ambiente, alla Mobilità e all’Urbanistica – che ci ha illustrato l’opera e le sue caratteristiche.

Del Chiaro, in che cosa consiste il progetto relativo alla nuova pista ciclopedonale Lucca-Pontedera?

Si tratta di una grande “strada verde”, un percorso ciclopedonale e turistico di collegamento tra le città di Lucca e Pontedera che attraverserà anche buona parte del territorio di Capannori. Un progetto che per anni è stato solo un’utopia, una bella idea da mettere nel cassetto del futuro. Un progetto che oggi, invece, dopo la firma del protocollo d’intesa tra i setti comuni interessati dal tracciato, muove passi concreti verso la sua realizzazione.

Quali zone del nostro territorio interesserà la nuova ciclovia?

Il percorso ricalcherà in larga parte il tracciato della vecchia ferrovia Lucca-Pontedera, trasformando in un percorso di mobilità dolce – da fare in bici o a piedi – quella che agli inizi del secolo scorso rappresentava una significativa direttrice di trasporto del nostro territorio. In definitiva, questo è un chiaro esempio di come identità storica e futuro verde possono andare a braccetto senza problemi. La vecchia ferrovia, costruita tra il 1922 ed il 1926, consentiva infatti il collegamento di merci e persone tra le due città dopo che la bonifica del lago di Bientina – avvenuta a metà dell’800 – aveva fatto venire meno la possibilità di ricorrere al trasporto marittimo praticato fino ad allora. La ferrovia restò in funzione fino allo scoppio della seconda guerra mondiale e poi, purtroppo, nel 1944 i bombardamenti tedeschi la danneggiarono quasi irrimediabilmente. Da quel momento è stata in larga parte smantellata e mai più utilizzata, ma nei nostri paesi sono ancora presenti i simboli della sua importanza storica. Basti pensare alle stazioni – come quella di San Leonardo in Treponzio, oggi riconvertita nella sede distaccata del Comune – e alla suggestiva galleria sub-alvea di Castelvecchio di Compito, un tunnel dove il treno passava proprio sotto il torrente Visona, in una zona immersa nel verde del Compitese. Ovviamente – a distanza di più di settantenni e a fronte dell’urbanizzazione intervenuta nel frattempo – in certi tratti sarà necessario procedere ad alcune deviazioni rispetto al percorso originario, anche al fine di consentire la continuità della ciclovia. Tali scelte, comunque, saranno fatte sempre in condivisione con i cittadini e nell’ottica di garantire anche la connessione ciclopedonale interna ai paesi interessati . Peraltro, uno degli obiettivi della progettazione sarà anche quello di connettere il recupero del vecchio tracciato della ferrovia Lucca-Pontedera con la riqualificazione del percorso ciclopedonale dell’acquedotto Nottolini. Un modo, quindi, per far riscoprire e mettere in collegamento tra loro due delle opere infrastrutturali più imponenti e significative degli ultimi due secoli di storia del nostro territorio. Il tutto – non da ultimo – si inserisce in un percorso di valorizzazione delle zone umide e ambientalmente rilevanti come il lago della Gherardesca, il bosco di Tanali, l’oasi del Bottaccio e in generale l’area dell’ex padule di Bientina.

Quali e quanti sono i Comuni coinvolti nel progetto?

I Comuni coinvolti sono sette, tutti quelli interessati dal tracciato della vecchia ferrovia: Lucca, Capannori, Buti, Bientina, Vicopisano, Calcinaia e Pontedera. In base al protocollo firmato pochi giorni fa, questi sette Comuni si sono assunti l’impegno di redigere e approvare il progetto di fattibilità tecnica ed economica della ciclovia per l’intero percorso e Capannori – che ospita il tratto più lungo del vecchio tracciato – sarà capofila del progetto. Proprio in questi giorni è in fase di costituzione il tavolo tecnico di lavoro coordinato dal Comune di Bientina.

A che punto siamo? Quando partiranno i lavori?

L’obiettivo è quello di procedere nei prossimi due mesi allo studio di fattibilità, da cui emergerà con chiarezza il tracciato e il costo dell’opera. Non siamo ancora alla fase di partenza dei lavori, ma contiamo di procedere a ritmo serrato!

L’opera come verrà finanziata?

La Regione Toscana ha già inserito il progetto tra le opere finanziabili nel documento di bilancio: la realizzazione della ciclovia sarà quindi finanziata fino all’80% dalla Regione e, per la restante parte, i Comuni partecipanti potranno attingere anche ad altri finanziamenti esterni. Ed è proprio ciò che faremo non appena sarà ultimato il progetto preliminare!

Cosa rappresenta questo progetto per il nostro territorio e quali prospettive si aprono?

Per i territori coinvolti la ciclovia rappresenta un’opportunità senza precedenti. Innanzitutto costituisce un’occasione imperdibile in chiave di sviluppo turistico e di valorizzazione di una parte di territorio poco conosciuta agli avventori esterni, ma ricca di storia e natura, collocata tra aree umide e borghi caratteristici. Inoltre – cosa non meno importante – il nuovo percorso ciclopedonale offrirà anche una concreta possibilità di muoversi in modo sostenibile sul territorio. L’intenzione è quella di dar vita ad una grande strada verde che si inserisce in un percorso di ciclabilità toscana, al pari della ciclovia dell’Arno e alla Tirrenica.

Giovanni Mastria
Giovanni Mastria
Nato a Lucca, classe 1991. Scrivo con passione di cultura, attualità, cronaca e sport e, nella vita di tutti i giorni, faccio l’Avvocato. Credo in un giornalismo di qualità e, soprattutto, nella sua fondamentale funzione sociale. Perché ho fiducia nel progetto "Oltre Lo Schermo"? Perché propone modelli e contenuti nuovi, giovani e non banali.

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