“No alla potatura del Tiglio davanti la stazione. Salviamo i nostri alberi”: l’appello di Giorgio Angelo Lazzarini in nome della salvaguardia del patrimonio arboreo

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Questo bellissimo tiglio davanti la stazione di Lucca tra pochi giorni non ci sarà più solo perchè è anziano“: inizia così il post/appello di Giorgio Angelo Lazzarini, stimato professionista in città.
Un invito, quello di Lazzarini, da più di 3000 condivisioni in meno di 48 ore, nel quale incita l’intera cittadinanza a manifestare il dissenso verso la potatura del grande tiglio di fronte alla stazione ferroviaria della nostra città e invitando così l’Amministrazione comunale a ripensare a questo atto considerato da Lazzarini intollerabile.
Gli alberi monumentali si rispettano e si consolidano, non si abbattono. Chiediamo che l’Amministrazione non tagli l’albero e provveda al suo consolidamento” conclude infatti il figlio dell’ormai compianto ex sindaco di Lucca.

L’argomento del verde pubblico è sicuramente molto dibattuto negli ultimi tempi, molti sono state le critiche dei cittadini sulla gestione di esso da parte dell’Amministrazione, ultimo in ordine temporale il taglio dei cedri del libano in zona San Concordio.
La gestione del verde pubblico è un argomento serio e importante ed è bene sottolineare quanto l’amministrazione comunale non sia in grado di dare una corretta informazione a riguardo a tutti i cittadini. E’ l’impostazione di base sbagliata, basti pensare che all’agronoma incaricata dal comune vengono dati incarichi del tipo ‘mi trovi gli alberi da buttare giù’ quando la reale domanda da fare a un professionista, in nome dell’interesse comune, sarebbe quella di trovare le cure e i consolidamenti più idonei per evitare l’abbattimento di questi alberi monumentali – spiega Lazzarini – Per farsi un’idea basta dare un’occhiata al documento della Lipu“.

Gli alberi ed il verde urbano producono una ampia gamma di benefici per la salute psicofisica delle persone e per il miglioramento dell’ambiente (servizi ecosistemici). Questi vantaggi spaziano dalla produzione di ossigeno, alla riduzione degli inquinanti atmosferici e del rumore, al miglioramento del microclima e al contrasto dei cambiamenti climatici, fino al risparmio energetico, la tutela dal rischio idrogeologico, l’incremento di valore degli immobili e le funzioni ricreative e di benessere per i cittadini. La vita di un albero attraversa le seguenti fasi di sviluppo: giovane, adulto/maturo,
senescente. Sebbene gli alberi in città, soprattutto quelli lungo le strade, siano soggetti a molti stress che vanno dall’inquinamento al taglio delle radici a causa dei lavori nelle strade, non si deve dimenticare il grande potenziale di longevità che è una delle peculiarità degli alberi. Gli studiosi sono quindi arrivati ad affermare che un albero può “sfidare la morte” diventando quasi immortale. Pertanto, sorgono delle perplessità quando si legge che “il fine vita di un albero in città non arriva a un secolo e per questo occorre un ricambio generalizzato con turno a 50 anni”, quando gli alberi possono invece avere una aspettativa di vita più lunga. Quindi, definire un turno per gli alberi cittadini è un approccio estremamente riduttivo”
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Questo è ovviamente solo un accenno di quanto riportato nel documento della Lipu, che presenta un’analisi specifica della materia, considerando tutte le variabili del caso quali il pericolo, la sicurezza, i benefici per i cittadini, ma si può benissimo leggere che “è sufficientemente dimostrato che anche in città gli alberi possono raggiungere diversi secoli di vita, se sono adeguatamente gestiti e non vengono danneggiati e abbattuti prima“.

Quanto scritto in questo documento è solo un esempio per dimostrare come le azioni, prima di essere intraprese, dovrebbero basarsi su conoscenze specifiche della materia e nel reale interesse di essa, cosa che l’Amministrazione ad oggi non fa considerando le centinaia di alberi abbattuti negli ultimi anni nella nostra città” continua Lazzarini.
A Lucca infatti negli ultimi anni sono ormai ben noti tutti i viali che hanno subito falcidie: Viale Matteo Civitali, Viale Castracani, Viale Puccini a Sant’Anna, Viale Cadorna, e sicuramente non meno importanti tutti gli alberi abbattuti sulle Mura urbane.

Bisogna avere rispetto del patrimonio arboreo, sia della funzione degli alberi ma anche per la loro storicità. Se si pensa al Tiglio davanti la stazione è cavo da ormai decenni: perchè l’Amministrazione ha deciso di tagliarlo proprio adesso? Potrebbe essere salvato con opere di manutenzione come viene fatto in molte città più evolute della nostra. A dimostrazione di ciò nel documento della Lipu è ben spiegato che per sostituire le funzioni di un albero adulto occorrono 70 alberelli; l’Amministrazione comunale sostiene che pianterà 1370 di essi che, facendo una semplice divisione, ci porta alla conclusione che questa iniziativa porterà alla sola sostituzione di appena 20 alberi al fronte di un numero decisamente più elevato di tagli, sicuramente più di 100” conclude infine Lazzarini.

L’appello è dunque chiaro e deciso: “Lucca ha un patrimonio arboreo che va rispettato. Iniziamo battendoci tutti per evitare il taglio del Tiglio”.
E a giudicare dal successo immenso che queste parole hanno avuto in sole poche ore dalla pubblicazione, si può ben credere che i nostri alberi stiano a cuore davvero ai lucchesi, che si sono mostrati subito convinti e battaglieri nella salvaguardia di quel verde urbano che è un bellissimo valore aggiunto per la nostra città.

Qui l’intero documento fornito dalla Lipu: http://www.lipu.it/pdf/Lipu-alberi-sostituzioni.pdf?fbclid=IwAR0PV7m46QIYpjAyz5Vqe8CtsVRPfo-ABkAg7qtKIF3aMxpzmvEaLNVe8ps

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