Neve in Garfagnana: “è inaccettabile lasciare le persone al buio e al freddo per giorni”. La testimonianza di Maurizio

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Un 2021 imbiancato: così è arrivato l’anno nuovo, rallegrando gli animi ancora preoccupati per un futuro incerto. Nonostante la neve fresca abbia regalato ai lucchesi paesaggi rilassanti e qualche sorriso, c’è da dire che non si vedevano nevicate del genere da molto tempo. Inevitabili  le problematiche che questa allerta meteo ha procurato e sta continuando a procurare: a partire dall’Abetone che si trova “sepolta” dal manto bianco, con auto e persone bloccate nella località turistica e addetti ai lavori che operano senza sosta per liberare le strade.

I disagi principali si sono riscontrati però nella zona della Garfagnana e della Mediavalle dove interi comuni sono rimasti, non solo bloccati, ma senza servizi elettrici per giorni interi. Le zone maggiormente colpite sono quelle di Careggine, Vagli, Pescaglia, Minucciano, Castigione della Garfagnana, Fabbriche di Vallico e Piazza al Serchio. In questi comuni infatti si sono riscontrate problematiche veramente difficili nei giorni scorsi e ancora adesso l’allerta non è finita, se da una parte alcune zone già di per se difficilmente raggiungibili a cose normali, la neve ha completamente bloccato intere famiglie all’interno delle loro abitazioni.

La situazione di questi ultimi giorni è davvero preoccupante per noi e i danni di queste nevicate rischiano di protrarsi su tutta la stagione ammazzando intere coltivazioni” racconta Maurizio, abitante di Giuncugnano.

Siamo rimasti senza energia elettrica, senza cellulari e al freddo per 13 ore e questo non è accettabile. La nostra zona è già difficile da raggiungere a cose normali e con questa emergenza ci siamo sentiti completamente isolati e impauriti” continua il protagonista che vive con la sua famiglia e come lavoro fa l’agricoltore.

Non è normale lasciare le persone al buio e al freddo per interi giorni e tutto ciò per mancata organizzazione e manutenzione. Tutta l’alta Garfagnana è rimasta isolata e si tratta di più di 5000 abitazioni, senza considerare gli importanti rischi che abbiamo corso, quali frane, alberi caduti e strade completamente bloccate” prosegue Maurizio facendo riferimento all’albero caduto sul Brennero in direzione Abetone e al masso di circa 15 tonnellate di neve che, staccandosi dalla montagna, ha reso inaccessibili le frazioni di Fornovolasco e San Pellegrinetto.

La mia preoccupazione riguarda però maggiormente il lavoro, le temperature sono scese improvvisamente e le nevicate hanno messo a rischio orti e coltivazioni – racconta ancora – Le imprese agricole si trovano oggi in seria difficoltà, esattamente come gli allevamenti di bestiame che devono fare i conti con stalle sepolte dalla neve, tubi di abbeveramento congelati e il timore di non riuscire a salvare una stagione che già si presenta difficile con la situazione che stiamo vivendo”.

Oggi la situazione sembra leggermente migliorata – perlomeno è tornata l’energia elettrica, anche se non da tutte le parti – ma le condizioni sono ancora critiche: non possiamo muoverci da casa, non possiamo lavorare vista l’impossibilità di usare trattori e i collegamenti sono bloccati. Oggi e domani sono previste altre nevicate, spero solo che chi dovere si attivi quanto prima e seriamente per risolvere questa situazione e per  darci la possibilità di tornare a condurre normalmente le nostre giornate.” conclude Maurizio.

Oggi, lunedì 4 gennaio, è nuovamente convocata l’Unità di Crisi regionale, chiesta dal Presidente Eugenio Giani e dall’assessore alla Protezione civile Monia Monni, per cercare di risolvere la situazione nel miglior modo e nel minor tempo possibile, liberando così tutta la zona dell’alta Garfagnana da questi tremendi disagi che si trova ad affrontare in queste ore.

Bianca Leonardi
Bianca Leonardi
Classe 1992, Lucca. Una laurea in giornalismo e tanta voglia di dar voce a chi troppo spesso resta in silenzio. Lavoro da anni nella comunicazione e nell'organizzazione di eventi, saltando tra musica, teatro e intrattenimento. Perché "Lo Schermo"? Perché siamo giovani, curiosi e affamati di futuro.

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