Lucca città sicura? Le incendiano la bandiera dentro casa. La storia di Cristina

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Lucca città sicura, fin quando non ti ritrovi ad avere panni incendiati, schiamazzi e grida notturne e la paura anche solo a rientrare in casa da sola nelle vie del centro storico più isolate rispetto alle piazze della movida.
A testimoniare ciò è Cristina Bergamini, lucchese e residente in Via di Piaggia, che si è trovata ad affrontare una situazione davvero poco piacevole e potenzialmente pericolosa. Fortunatamente il destino e il caso hanno fatto in modo che non succedesse niente di grave. La scorsa notte infatti le è stata incendiata la bandiera tricolore che aveva appeso all’interno di casa alle inferriate della finestra. Fortunatamente quella notte Cristina aveva chiuso le finestre e quindi il fuoco si è spento da solo, ma cosa poteva succedere se, in una notte d’estate lasciando appunto le finestra aperte, il fuoco si fosse esteso alle tende e al parquet?
La questione sicurezza è un tema molto dibattuto in città e quello di Cristina non è nemmeno un episodio isolato: abbiamo parlato con lei che ci ha raccontato quello che le è successo, la visione di una Lucca sempre più pericolosa e lasciata a se stessa e le aspettative che hanno i cittadini per tornare ad essere padroni di rientrare in casa di notte quando vogliono senza timore.

Tu sei residente in Via di Piaggia, possiamo dire una strada secondaria rispetto a quelle della movida del centro storico: è una zona sicura?
Ci vivo da molti anni e purtroppo devo dire che, ultimamente soprattutto, non è una zona affatto sicura. Più che altro, essendo secondaria alle parti del centro storico più trafficate è poco controllata.

Ci sono stati episodi in passato che hanno spaventato gli abitanti della zona?
Sì, quello che è successo a me ieri non è certamente un episodio isolato. Circa un anno fa hanno incendiato una motocicletta, allo stesso modo qualcuno ha lanciato un rotolo di carta incendiato all’interno di un’abitazione e proprio qualche giorno fa alla mia vicina di casa sono stati incendiati i panni stesi. A me personalmente sono entrati nel giardino, forzando un ripostiglio e rubando olio, vino e altre cose. Sinceramente negli ultimi mesi la situazione sta diventando ingestibile con questi episodi e con continui schiamazzi notturni di persone poco raccomandabili.

Veniamo alla tua esperienza: ieri mattina ti sei ritrovata con la bandiera tricolore appesa alla finestra dentro casa, bruciata: ci racconti come è andata?
Sì, ed è stata una fortuna che possa essere qui a raccontarlo. Non me ne sono accorta subito sinceramente perchè sono uscita presto di casa. Nel frattempo mi ha chiamato una mia vicina chiedendomi se durante la notte avessi sentito delle grida di persone nella strada sottostante. Quando poi sono tornata a casa mi sono resa conto dell’accaduto.

Cosa hai trovato e cosa poteva succedere?
Io ho la bandiera tricolore appesa all’interno di casa, alla finestra, precisamente tra le tende e le inferriate. Ecco quello che ho trovato è la bandiera tutta bruciata, qualcuno durante la notte ha dato fuoco al tessuto. Ho avuto fortuna perchè, essendo estate ed avendo le inferriate, spesso lascio le finestre aperte. Non voglio nemmeno pensare a cosa poteva succedere se ieri notte avessi lasciato aperto la finestra, con la conseguenza che il fuoco si sarebbe esteso sicuramente alle tende e probabilmente anche al parquet. Per fortuna è andata bene, ma non si può sempre sperare e puntare sulla fortuna.

Hai denunciato l’accaduto?
Ho chiamato i vigili la mattina stessa dell’accaduto, cioè ieri, e mi hanno detto che mi avrebbero richiamato nel pomeriggio. Non avendo avuto nessun riscontro ho richiamato, ma la risposta è stata la medesima in quanto non c’era nessuno nell’ufficio preposto. Fatto sta che nessuno mi ha richiamato, quindi mi recherò personalmente sul posto per denunciare l’accaduto.

Lucca città sicura: è uno slogan molto inflazionato ultimamente, cosa ne pensi?
Mi verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere! Vivo nel centro storico da quando avevo 5 anni e posso assicurare che una città così sporca e degradata come in questi ultimi anni non l’avevo mai vista. Sono abituata da sempre a passeggiare tranquillamente per le vie della città anche in tarda ora ma adesso, purtroppo, non è più possibile.

Ti aspetteresti una tutela maggiore anche – e soprattutto – nelle zone meno trafficate del centro storico?
Assolutamente sì, ma la sicurezza e il decoro della città non sono priorità dell’amministrazione. È palese.

Hai mai avuto paura, per esempio, a tornare a casa da sola di notte? 
Più di una volta, purtroppo. Soprattutto una sera in Piazza San Michele, altra zona di bivacchi, e nella zona dove risiedo.

Come si dovrebbe intervenire e cosa si aspettano i cittadini di quella zona?
Credo che l’Amministrazione dovrebbe per prima cosa imparare ad ascoltare i cittadini. Il problema della sicurezza è fondamentale ma non è l’unico che riguarda il centro storico ovviamente. Per esempio per le strade sono presenti voragini, che sono state segnalate più volte da noi cittadini in questi anni, ma nessuno è mai intervenuto. Proprio in questi giorni invece vedo cantieri su cantieri: sarà forse un caso che manca un anno alle elezioni comunali?
Altra problematica per i residenti è sicuramente la gestione dei rifiuti: segnalazioni su segnalazioni per abbandono di rifiuti, anche infetti a causa del Covid e il tutto documentato con foto ma niente, nessuna risposta concreta.
Tornando alla sicurezza, che è sicuramente un tasto dolente in quanto noi cittadini non ci sentiamo più liberi di vivere la nostra città tranquillamente, servirebbe più vigilanza e magari l’istallazione di telecamere in queste zone “d’ombra” della città, che troppo spesso sono dimenticate.
E’ assurdo come in una città come Lucca si debba aver paura ad uscire la sera o a tenere le finestre aperte di notte. Purtroppo la mia città non la riconosco più
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Bianca Leonardi
Bianca Leonardi
Classe 1992, Lucca. Una laurea in giornalismo e tanta voglia di dar voce a chi troppo spesso resta in silenzio. Lavoro da anni nella comunicazione e nell'organizzazione di eventi, saltando tra musica, teatro e intrattenimento. Perché "Lo Schermo"? Perché siamo giovani, curiosi e affamati di futuro.

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