Castruccio Castracani, il più grande condottiero della storia di Lucca

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A Lucca il nome di Castruccio Castracani non lascia indifferente la popolazione, ma forse non tutti sanno che grazie al suo comando la città ottenne la massima espansione e il più grande prestigio di tutta l’epoca medievale. Ma chi era davvero il Castracani? Nativo di Lucca, nacque il 29 marzo 1281 come discendente della potente famiglia ghibellina degli Antelminelli. La sua abilità con le armi, gli diede una fama sconfinata di guerriero coraggioso e letale. Durante il periodo inglese, a causa dei suoi numerosi trionfi nei tornei d’arme, ottenne il riconoscimento e i favori del Re d’Inghilterra Riccardo I. Fu chiamato anche da Filippo il Bello, in Francia, come comandante della cavalleria nella Guerra di Fiandra, dove si distinse con onore, mostrando a tutti le sue ampie capacità di condottiero.

Castracani Capitano Generale di Lucca

Ritornato in patria, si unì alle truppe ghibelline del potente Uguccione della Faggiuola, il capo dei ghibellini toscani e signore di Arezzo e Pisa. Castracani guidò le truppe di Uguccione durante la terribile battaglia di Montecatini del 1315, dove grazie alla sua astuzia e al suo senso tattico, diede una decisiva sconfitta alla resistenza guelfa del territorio. Anche Machiavelli ha ricordato lo strabiliante successo bellico del Castracani. Tuttavia, Uguccione intimorito dal sempre più grande prestigio e potere del Castracani decise di farlo imprigionare per poi giustiziarlo. L’insurrezione di Lucca e Pisa, fece in modo che Castruccio venisse liberato e successivamente acclamato Capitano Generale della città di Lucca, nonché console a vita.

Duca di Lucca

La signoria di Lucca ampliò notevolmente i suoi confini, espandendosi ad est fino a Prato e a nord fino alla Lunigiana. Le campagne belliche del Castracani videro come grande successo la conquista e il soggiogamento della città di Pistoia e soltanto un impedimento papale evitò a Firenze una dolorosa e sanguinosa battaglia sotto le sue mura. Il signore di Lucca diede nuovamente dimostrazione di forza, quando sconfisse i fiorentini nella cruenta battaglia di Altopascio del 1325, spezzando le definitive resistenze della Lega guelfa. Tutti questi grandi trionfi e la difesa della causa ghibellina diedero ampio risalto ai lucchesi, ma soprattutto al suo condottiero che fu nominato vicario per Lucca, Lunigiana e Val di Nievole dall’arciduca d’Austria, Federico I d’Asburgo, e poi dall’imperatore Ludovico il Bavaro. Quest’ultimo concesse al Duca di Lucca di aggiungere al proprio stemma araldico gli scacchi azzurri e argento, simbolo dei duchi di Baviera. Quando Pistoia insorse, Castruccio si mise al comando di 2000 balestrieri e riprese la città sotto il suo controllo con rara veemenza.

La morte

Castruccio Castracani morì a Lucca il 3 settembre del 1328, stroncato da una febbre malarica, poco prima di tornare alla guerra contro Firenze. Gli successero i figli legittimi Giovanni, Arrigo e Valeriano, nonché il figlio naturale Altino, senza però riuscire a ripetere le imprese e i successi del padre. Oggi restano evidenti i segni del suo passaggio in varie zone della Toscana, da Pontremoli passando per Prato e Pistoia, fino a Montopoli Val d’Arno.

Tommaso Giacomelli
Tommaso Giacomelli
Giornalista e giurista, le passioni sono per me un vero motore per vivere la vita. Sono alla ricerca inesausta della verità, credo nel giornalismo libero e di qualità. Porterò il mio contributo a "Lo Schermo" perché si batte per essere una voce unica, indipendente e mai ordinaria.

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