320 medici no-vax segnalati, 30 sospesi: cosa succede nella provincia di Lucca?

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Sono 320 i medici della provincia di Lucca a rischio sospensione per non aver ancora adempiuto all’obbligo vaccinale. L’Ordine dei Medici ha iniziato le verifiche e 30 medici sono stati già ufficialmente sospesi fino al 15 maggio prossimo, o fino a quando non provvederanno a mettersi in regola con la normativa anti Covid-19 di categoria.

Che siano No-vax o meno poco importa: il dato è che circa il 12% dei medici e degli odontoiatri della provincia di Lucca ha volontariamente deciso di non iniziare il ciclo vaccinale.

L’Ordine dei Medici, in realtà, smussa questi numeri e ne dà la propria interpretazione. Innanzitutto c’è da dire che la lista dei 320 nominativi è stata estrapolata dalla Piattaforma Nazionale Digital Green Certificate del Ministero della Salute, la quale registra i dati dei vaccinati ed il conseguente rilascio dei Green Pass. 

Tra questi nomi, però, segnala l’Ordine dei Medici, sarebbero inclusi anche professionisti attualmente in pensione o residenti all’estero (quindi, esenti dall’obbligo vaccinale), ma non solo, vi sarebbero anche medici defunti. Le verifiche in corso da parte dell’Ordine hanno in primis lo scopo di fare una prima scrematura ed eliminare gli errori più evidenti (che corrisponderebbe, a quanto pare, a circa un decimo). Parallelamente, verrà notificato ai medici inadempienti la loro situazione, così che possano decidere di mettersi in regola. Pena la sospensione.

Un sistema di gestione nuovo, che solo adesso passa in mano ai singoli Ordini Provinciali. Dall’inizio dell’obbligo vaccinale (avviato con il Decreto Legge 44 del 1° aprile 2021) sono state le varie Asl a seguire le vaccinazioni dei medici, a predisporre le sospensioni e a segnalare i nominativi agli Ordini, che avevano il solo ruolo di ratificare i provvedimenti presi dall’Azienda Sanitaria.

Un meccanismo che di per sé ha funzionato, dal momento che al suo inizio 1300 lettere vennero inviate dall’Ordine per regolamentare le posizioni vaccinali di medici della sanità sia pubblica che privata. Da quel momento molti hanno progressivamente deciso di vaccinarsi ed il numero dei medici ed odontoiatri no-vax è andato progressivamente a diminuire fino ad oggi.

Foto di Mat Napo su Unsplash

Da dicembre, però, il DL 172/21 (nello specifico, Decreto Legge 26 novembre 2021, n. 172 Art.3) e il DPCM del 17/12/21 hanno stabilito che siano i singoli Ordini Provinciali a controllare e gestire i cicli di vaccinazione dei propri iscritti. Ed eccoci arrivati all’inizio del 2022 con 320 medici segnalati, 30 già sospesi e molte altre verifiche da effettuare. Il tutto in un momento storico in cui l’Ordine dei Medici stesso segnala a gran voce la carenza di personale sanitario negli ospedali, che stanno fronteggiando una nuova ondata di contagiati e ricoverati e si trovano in uno stato di sofferenza. 

Certo, nel resto della Regione la situazione non è migliore. A novembre 2021 erano circa 421 i sanitari no-vax sospesi, tra cui 42 medici: 170 (9 medici) nell’Asl Toscana Centro, 96 (11 medici) nell’area Nord Ovest e 155 (22 medici) in quella Sud Est.  

E sta facendo molto parlare anche la notizia dell’arresto del Dott. Federico Calvani, medico di Maresca (frazione del comune di San Marcello Piteglio sulla montagna pistoiese) accusato di aver organizzato finte somministrazioni di vaccino e conseguente rilascio di Green Pass non idonei. Le indagini stanno proseguendo e al momento sono stati inviati avvisi di garanzia a 19 persone, indagate per concorso in falsità ideologica e falso in documenti informatici. Tra questi anche pazienti provenienti da Lucca e Bagni di Lucca, che si sono recati molto lontano dai propri comuni di residenza, pur di sottoporsi, a quanto pare, alla finta vaccinazione.

Nei prossimi giorni l’Ordine dei Medici provvederà a continuare le verifiche dei 320 medici ed odontoiatri non ancora vaccinati nella provincia di Lucca e avremo modo di capire se ulteriori professionisti andranno ad aggiungersi ai 30 già sospesi o se, di fronte al provvedimento di sospensione, decideranno infine di allinearsi ai provvedimenti presi per tutelare in primis la loro stessa categoria e, a seguire, i pazienti.

Chiara Bini
Chiara Bini
Classe 1988, Lucchese per nascita e per passione. Giornalista ed esperta di marketing e comunicazione, amo raccontare storie e giocare con le parole. Profondamente curiosa, sono sempre in cerca di nuove realtà, prospettive e punti di vista. A “Lo Schermo” per andare oltre la notizia e scoprire qualcosa di più.

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